Carrefour-Auchan, voci di fusione. La Borsa di Parigi crede al matrimonio
di Redazione Economia13 dic 2021
Le indiscrezioni rispetto a una possibile fusione tra Auchan e Carrefour trascinano quest’ultima in Borsa. L’operazione, di cui si era parlato nei mesi scorsi, non sarebbe stata completamente abbandonata e sarebbero allo studio alcune opzioni per mandarla in porto. Il titolo Carrefour, in tarda mattinata metteva a segno un progresso del 2,6% a 15,98 euro, uno dei maggiori dell’indice Cac 40 che sale dello 0,25%. Secondo il sito Bfm Business la famiglia Moulin, prima azionista di Carrefour con l’11% e i Mulliez, proprietari di Auchan, sarebbero sempre in contatto e cercherebbero nuove soluzioni «finanziariamente soddisfacenti» per arrivare a un’aggregazione tra due colossi transalpini della grande distribuzione, dopo il «no» di Carrefour di due mesi fa. Nello scorso ottobre la famiglia Mulliez, in seguito a trattative avviate in primavera, aveva formulato un’offerta a 21,5 euro per azione Carrefour, per oltre il 70% in cash e il resto in azioni Auchan per un valore complessivo di 16,5 miliardi di euro (contro i 12 miliardi della capitalizzazione odierna), aveva rivelato Les Echos.
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La proposta non aveva tuttavia convinto la direzione di Carrefour, anche per la difficoltà di valutare Auchan, che non è quotata in Borsa a differenza di Carrefour. Un altro ostacolo sarebbe stato rappresentato dai Moulin, disposti a vendere, ma solo se pagati interamente in contanti. «I Moulin vogliono un’uscita netta, data la difficoltà di valutare i mezzi propri di un’azienda privata, mentre la struttura 70/30 proposta dai Mulliez era dettata dall’esigenza di finanziare interamente la transazione tramite Auchan, piuttosto che aggiungere fondi personali», rilevano gli analisti di Jefferies. Auchan starebbe quindi esplorando alcune alternative per rispondere alle esigenze di Carrefour. Tra queste, una pista potrebbe essere quella di mettere sul piatto anche altri asset della famiglia Mulliez, come Decathlon e Leroy Merlin. L’altra soluzione consisterebbe a fare appello a un co-investitore, in grado di contribuire all’operazione con il 30% di liquidità che manca. Il fatto, o per lo meno le voci, che tra Mulliez e Moulin il dialogo resti costante, rilevano gli analisti, «sottolinea la logica industriale di un’aggregazione» tra Carrefour e Auchan, anche se questo potenziale fatica a riflettersi nel titolo Carrefour.
Nota del sottoscritto logica industriale o disperazione (soprattutto sul versante Auchan)?
Sotto Gérad Mulliez, capelli bianchi e cravatta rossa