Caccia alle uova di Pasqua in casa Caprotti, 1964

Per noi, bambini con sangue e abitudini d’Oltralpe, la caccia alle uova di Pasqua tra prati ed alberi è sempre stata un’abitudine. Con le mamme e i cugini ci sparpagliavamo per la campagna, ben vestiti e le bimbe col cappellino; seguiva la foto di rito, come questa, piena della tenerezza dei ricordi, perfetta per augurare una Pasqua serena a tutti.

Le negoziazioni: Coca-Cola e Barilla

Con Barilla faccio pace dopo più di dieci anni di litigi. Alla fine nel 1999 abbiamo guadagnato, e molto. Un’inversione di rotta eccezionale (più 458 per cento in due anni), in tempi molto ristretti . Coca-Cola, alla fine degi anni ’90, si presenta in Esselunga con condizioni commerciali assolutamente inaccettabili.  Alla fine l’Antitrust ci dà ragione e l’azienda americana viene condannata a pagare una multa di 15 milioni di euro  

“Supper Market dello stile”: la sfilata moda uomo di Kean Etro tra gli scaffali dell’Esselunga di via Washington, 2001

Nel 2001  Kean Etro “si aggirava  [nell'Esselunga di via Washington] a presentare la sua collezione di maglie in cotone tinto in pianta fra i banchi dei primissimi prodotti bio. ‘Ci prendevano per matti. Poi la linea bio è ancora lì'  “. Nel 2014 anche Chanel fece sfilare le sue modelle tra gli scaffali di un supermercato al Grand Palais di Parigi. Solo che il supermercato era finto.

Cosa penso di “Falce e carrello”

Il mio libro “Le ossa dei Caprotti” non è una risposta a “Falce e carrello” che ho persino autografato ad un signore che me lo chiedeva, a Verona. Ho personalmente contrastato Coop quando lavoravo in Esselunga ma ho avuto il piacere e l’onore, a Peccioli, di firmare una copia del mio libro al mitico Turiddo Campaini di Unicoop Firenze. Si tratta, secondo me, di dispute antiche, ormai fuori luogo e anche molto noiose

Le ossa dei Caprotti, “un altro libro”

«il ritorno di Falce e carrello è quasi un atto dovuto dopo che un altro libro ha cercato di demolire la figura del fondatore della catena di supermercati. A firmarlo è stato l’unico figlio maschio, nato dal primo matrimonio». Dell’autore “unico figlio maschio” di quel disprezzato libro non si faceva il nome: è Giuseppe Caprotti, già amministratore delegato di Esselunga e poi estromesso drammaticamente dal padre in favore di Marina Caprotti. Giuseppe Caprotti ha scritto un libro pubblicato a novembre da Feltrinelli, che ha venduto 15mila copie in due mesi e si chiama Le ossa dei Caprotti..