Premessa:
mi viene domandato spesso quando farò “qualcosa di imprenditoriale”.
Rispondo che ricostruire il tessuto sociale è fondamentale anche per l’economia e che, quindi, mi trovo a mio agio nel ruolo di presidente della Fondazione Guido Venosta l’uomo contro il cancro perchè le priorità, secondo me, adesso sono:
- lotta alla povertà
- ricerca
- potenziamento della rete territoriale ( sostegno ai medici di base e alle comunità locali etc.)
- informazione e lotta contro il degrado ambientale
Le iniziative sociali in questo momento particolare, sono quindi molto “imprenditoriali”: ci si occupa dell’Italia, invece che di un’azienda.
Tutto ciò premesso, lo scorso 12 maggio L’Istituto Europeo di Oncologia (IEO) e la Fondazione Venosta hanno annunciato il lancio di uno studio clinico disegnato per fronteggiare l’emergenza Covid.
Lo studio clinico comporta l’esecuzione di tamponi e test sierologici per tutti i dipendenti IEO ed ha due obbiettivi principali:
i) valutare la capacita’ del sistema immune di una persona di sviluppare una immunita’ stabile nei confronti del virus SARS-Cov2;
ii) controllare lo stato di diffusione dell’epidemia e di sicurezza per pazienti e dipendenti in un grande ospedale oncologico quale lo IEO.
Lo scorso 16 luglio, i dirigenti e ricercatori IEO hanno incontrato il Dr. Caprotti e la dirigenza della Fondazione Venosta per una prima valutazione dell’andamento dello studio. I risultati raggiunti in due mesi sono :
- Da quando IEO ha allestito i propri laboratori per l’esecuzione di tamponi e test sierologici, sono stati analizzati 4,796 soggetti (1,608 dipendenti e 2,825 pazienti), dei quali 1,547 arruolati nello studio clinico.
- I risultati dei tamponi hanno permesso di identificare 13 dipendenti attualmente positivi, pari allo 0,9% dei soggetti analizzati, e 64 pazienti (2,3%) positivi . La frequenza di positivita’ del tampone nei dipendenti e’ confrontabile quella nella popolazione lombarda nello stesso periodo, dimostrando quindi che IEO e’ riuscito a mantenere un ambiente sicuro per i propri pazienti.
- Alcuni dei dipendenti e dei pazienti positivi al tampone erano asintomatici, dimostrando che l’esecuzione a tappeto dei tamponi nelle popolazioni a rischio e’ uno strumento idoneo per la prevenzione di focolai in questa fase dell’epidemia.
- I risultati dei test sierologici hanno rivelato una frazione di soggetti positivi pari al 5,2%. Questo dato conferma altre osservazioni eseguite in diverse coorti lombarde che mostra un numero relativamente modesto di soggetti nei quali e’ documentabile un esposizione al virus.
IEO ha distribuito reagenti e protocolli del proprio saggio sierologico a molteplici istituzioni lombarde e italiane, al fine di favorire l’accesso del maggior numero di soggetti alle possibilita’ di eseguire test sierologici di alta qualita’.
Nel frattempo, lo IEO e la Fondazione Venosta stanno valutando di estendere lo studio IEO ad altre strutture sanitarie lombarde, quali le RSA.
Lo studio proseguira’ nei prossimi mesi con altri tamponi e test sierologici nella medesima popolazione.
I ricercatori IEO sono fiduciosi che la disponibilita’ di valutazioni nel tempo dei soggetti della coorte (*) fornira’ informazioni essenziali per rispondere ad una delle domande piu’ cruciali dell’epidemia SARS-Cov2 :
se cioe’ il virus induce immunita’ nelle persone infettate.
(*) un insieme di individui, facenti parte di una popolazione comunque predefinita, caratterizzati dall’aver sperimentato uno stesso evento in un periodo predefinito..
Lo IEO, con la Fondazione Guido Venosta l’uomo contro il cancro (**) con Francesco Niutta , Nicolò Fontana Rava e Alberto Brunelli.
(**) la lista degli interventi della Fondazione verrà aggiornata a settembre.