Milano 4 aprile 2020 – Eataly chiude l’esercizio 2019 con un fatturato in crescita, rivede l’utile di esercizio, ma il coronavirus (e forse anche uno squilibrio finanziario) impone di non distribuire dividendi e di varare un aumento di capitale di 25 milioni.
Nel 2019 Eataly ha realizzati ricavi consolidati di 527 milioni, in crescita del 7%. L’Ebitda sale di 22 punti a 25 milioni e si assesta al 4,7% del fatturato. Durante l’esercizio gli investimenti per lo sviluppo hanno toccato 22 milioni, mentre l’utile netto è stato di 8 milioni.
“Il 2019 si è dimostrato un anno molto importante – commenta una nota dell’azienda -. Il nostro modello di business si dimostra sempre più solido e sostenibile nel lungo periodo. L’anno è stato suggellato dall’apertura del negozio di Toronto, a novembre, e da un piano di sviluppo chiaro per i prossimi anni”.
In realtà il 2019 è stato un anno di recupero rispetto a un 2018 chiuso con 17,1 milioni di perdite. L’anno scorso la redditività si è portata a un soffio dal 5% ma è ancora insufficiente per affermare che il modello di business di Eataly sia solido e sostenibile nel tempo. E’ noto che l’America performi molto bene, ma il resto dei Paesi è da verificare. Ora il coronavirus rischia di riportare al punto di partenza la sfida di Oscar Farinetti.
Infine l’uscita improvvisa, a gennaio, dell’ex presidente esecutivo Andrea Guerra ha fatto sorgere dei dubbi.
Piano di crescita
Il piano prevede di sviluppo di Eataly, a quanto è noto, prevede nuove aperture a Dallas, Londra, Verona, San Josè, in California, e, molto probabilmente, Austin, in Texas, San Francisco, Seattle, Vienna, Lisbona, Madrid e Bruxelles. Che ovviamente subiranno ritardi di almeno un anno a causa della pandemia.
Secondo l’azienda anche i primi 2 mesi del 2020 sono stati caratterizzati “da un’ulteriore crescita. Successivamente sono state adottate le misure per salvaguardare la salute e la sicurezza dei propri collaboratori, fornitori, partner e consumatori, anche se Eataly, in quanto attività alimentare, è rimasta aperta e operativa in tutto il mondo. Ovviamente la parte di ristorazione e di scuola dei negozi è chiusa ovunque“.
“Per affrontare la situazione odierna e dare continuità al piano di sviluppo e di nuove aperture, anche sotto il profilo finanziario, il Cda ha proposto all’assemblea dei soci alcune misure: di reinvestire l’intero utile netto in azienda e di non distribuirlo come dividendo e di deliberare un aumento di capitale fino a 25 milioni”.
e.scarci709@gmail.com
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