L’e-commerce, in queste ultime settimane di coronavirus è esploso in Italia e nel mondo.
Lo confermano il “caso Carrefour” o anche gli ultimi dati Nielsen, con un + 101 % progressivo.
Gran parte delle persone si stanno approcciando all’e-commerce ora, con il coronavirus.
In questo contesto è piacevole ricevere, via web, delle parole di riconoscenza per quanto fatto nel passato, con Esselunga.

“in questo momento di emergenza penso che dobbiamo tanto a Lei dottor Caprotti per aver intuito le potenzialità dell’e-commerce nella grande distribuzione dei beni di largo consumo. Se altri l’avessero seguita forse oggi non saremmo così in difficoltà a fare la spesa da casa..”
Oltre alla craezione di JD.Com,secondo operatore cinese, mi risulta che anche Alibaba si sia sviluppata ulteriornente dopo quella data.
L’ e-commerce è un servizio sociale come conferma anche Anna Peserico, moglie di un mio amico disabile.
E visto che si riparla di consegne gratuite agli anziani (Corriere della Sera del 27 marzo 2020) – vi consiglio di guardare l’articolo di Repubblica sotto: correva l’anno 2002.
Conservo un regalo personale dell’ assessore ai servizi sociali del Comune di Milano, Tiziana Maiolo.
Oppure potete leggere tutta la storia di Esselunga a Casa, qui.

Da notare che moltissime aziende , anche molto piccole, stanno facendo consegne a domicilio e che il mondo della ristorazione a domicilio ci si sta avvicinando (v. l’ esempio di Glovo).
Sulle difficoltà riscontrate da Esselunga a casa leggi qui.
Prima stesura dell 11 marzo. Ultimo aggiornamento del 30 aprile 2020.
Sotto : un articolo del Corriere della Sera di marzo 2020 sulle difficoltà che hanno i disabili a fare la spesa on-line.



