Da Twitter , 24 febbraio 2020 :
“La corsa all’acapparramento di ieri postate sui social sono uno straordinario studio di mercato :
per i milanesi esiste solo Esselunga.
A parte una foto di Lidl… nessun’altra catena è stata citata”.
E quella settimana fatidica le vendite a Milano sono salite dell’11,9% rispetto alle 4 settimane precedenti.
(nella realtà tutte le catene alimentari con filiali a Milano hanno beneficiato del panico da coronavirus, anche Coop, ma le considerazioni e le vignette tratte dal web fanno capire che, per i suoi clienti Esselunga è “il supermercato”).

I dati sono tratti da questo articolo di GDOweek.it
“Coronavirus: i primi dati sulle vendite della gdo al Nord e in Italia”.
“Che con l’emergenza coronavirus le vendite nella gdo siano aumentate sia a scaffale che online, con le relative risposte messe in atto da retailer (anche sui portali online) e venditori eCommerce come Cortilia, è ormai chiaro. A misurare però con più precisione l’impatto sulle vendite nelle province del Nord Italia nella settimana tra il 17 e il 23 febbraio è stato Iri.
Vediamo nella tabella sotto la variazione delle vendite in percentuale rispetto alle 4 settimane precedenti.
Fonte: Iri. Ipermercati, Supermercati, Libero Servizio, Discount.
In tutte le provincie è evidente una crescita sostanziale, con ogni probabilità legata a una ricerca di disinfettanti e materiale igienico ma anche beni di prima necessità, come farina, passate, zucchero, sale, latte e acqua.
Il resto del Paese, sempre secondo le stime ad oggi elaborate ha registrato nell’analogo periodo un incremento delle vendite pari al 2,7%.

Il caso più eclatante si registra a Piacenza dove il picco dell’andamento delle vendite dei negozi monitorati da Iri ha mostrato un incremento del 18,5% rispetto alla media delle 4 settimane precedenti.
Più contenuti gli effetti nella provincia di Lodi, dove si registra “solo” un 7% in più.
Schema sopra : da GdoWeek. Immagine sotto: dal web, come la cover.

Andando poi ad analizzare quella che è stata definita la “zona rossa” le stime di Iri ad oggi elaborate indicano un calo degli acquisti pari al 15,6% sempre rispetto alla media delle 4 settimane precedenti.
“Sono dati ancora preliminari ma comunque abbastanza significativi. Il fenomeno è purtroppo inedito nelle sue dimensioni e gli impatti che potrà avere sulla filiera del Largo Consumo sono di difficile previsione.- ha commentato Angelo Massaro, amministratore delegato di Iri – … “.
I DATI NIELSEN
Nelle prime 6 settimane dell’anno le vendite in gdo di gel igienizzanti per le mani sono salite alle stelle: più di 900mila pezzi, ed entro il mese di febbraio raggiungeranno quota 1 milione.
Nella settimana tra il 17 e il 23 febbraio le vendite online di prodotti di largo consumo in Italia sono aumentate del +56,8% rispetto alla stessa settimana di febbraio 2019.
Oltre ai dati, di IRI o di Nielsen, che rappresentano molto bene le vicende di una settimana convulsa, emergono alcune considerazioni personali:
- La situazione nel non food è negativa , in controtendenza rispetto ai beni di prima necessità. Ce lo dice Stefano Beraldo di OVS.
- chiudere i centri commerciali nel week end in Lombardia non ci sembra una grande idea.
- Anche perchè Amazon sta costruendo il suo 23° deposito in Italia e ci sono altre aziende di e.commerce non food , come Zalando, che stanno andando benissimo.
- Chi ha un’azienda o una divisione e-commerce (come Esselunga a casa) detiene un’arma strategica, con un valore inestimabile. E dai primi dati visti in rete (fonte: Iri) sembrerebbe che anche in Italia il click and collect (drive, in Francia) possa avere grandi potenzialità, come ce l’ha oltralpe.
- Per chi non ha un a divisione e-commerce ancora ben sviluppata : che le aziende siano francesi come Carrefour o nostrane come Conad lo “spirito di servizio” del personale verrà sicuramente apprezzato dai consumatori italiani, impauriti, che avranno bisogno – sempre di più – di essere coccolati. I dipendenti andranno motivati ed incentivati. Ora o mai più.



