Redatto il 1° di febbraio, aggiornato il 2 febbraio 2023
L’allarme degli apicoltori lombardi: “Api disorientate, stanno morendo di fame”
A causa delle temperature anomale gli insetti si comportano come se non fossimo in inverno
Il clima pazzo del 2022 ha tagliato in media un quarto della produzione di miele in Lombardia.
È quanto emerge dalle prime stime della Coldiretti regionale sull’andamento della stagione produttiva, con le fioriture estive bruciate dal caldo e le api costrette ad allungare i voli per trovare un po’ di nutrimento. Non solo: le temperature di dicembre e gennaio, più alte rispetto alla media, stanno stressando i preziosi animaletti che, anziché stare stretti nell’alveare, al caldo, escono in cerca di fiori e nutrimento.
“Le api sono disorientate dalle temperature miti di queste giornate – conferma Irene Pavesi, giovane apicoltrice di Pescarolo ed uniti (Cremona) -. Si comportano come se non fossimo in pieno inverno: escono dagli alveari alla ricerca di fiori e di cibo, ma non trovano molto e quindi il rischio è che soffrano sin d’ora la fame. Come apicoltori la nostra preoccupazione aumenta di fronte all’eventualità che il clima torni rigido e che si debbano affrontare possibili gelate”.
Non solo: perché spesso le api volano lontano e verso sera iniziano ad avere freddo. “Le api escono nelle ore centrali della giornata in cerca di cibo e vengono sorprese dall’abbassamento delle temperature nel pomeriggio con il pericolo concreto di venire decimate – afferma Andrea Carera, apicoltore di Varese – Il clima pazzo è uno dei problemi più pressanti per l’apicoltura, come abbiamo visto negli ultimi anni”.
“I cambiamenti climatici stanno rendendo sempre più difficile il nostro lavoro – rimarca Andrea Risi, apicoltore di Gandellino (Bergamo) – Le temperature elevate rispetto alla norma che stanno caratterizzando questo periodo inducono le api ad uscire anticipatamente dagli alveari, questo accorcia il loro ciclo vitale e le fa invecchiare prima. Il rischio è che questa primavera ci si trovi con le famiglie dimezzate e quindi con una minore produzione di miele”.
In Lombardia ci sono 156 mila alveari curati da circa 9.600 apicoltori dei quali il 60% sono hobbisti che producono per autoconsumo.
Il mese di dicembre in Italia ha fatto segnare una temperatura superiore di 2,09 gradi la media storica secondo un’analisi della Coldiretti sulla banca dati aggiornata Isac Cnr che rileva le temperature dal 1800 e che classifica il 2022 come l’anno più bollente con una temperatura media superiore di 1,15 gradi e la caduta del 30% di precipitazioni in meno, rispetto alla media storica del periodo 1991-2020.
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