lo statuisce l’Istituto Superiore della Sanità in un rapporto reso pubblico il 30 dicembre 2015.
Roberto Saviano, in Gomorra, ha denunciato i traffici della camorra:
la munnezza del Nord Italia viene “smaltita” in Campania a dei prezzi stracciati…
I fuochi – che bruciano anche rifiuti tossici – ardono giorno e notte in mezzo ai campi dove si coltivano pomodori o ciliegie,
Da anni svariate piccole associazioni denunciano le “misteriose” morti di bambini, causate dai fuochi e dall’inquinamento della terra.
Con il rapporto dell’Istituto superiore della Sanità si ha la certezza che queste morti siano causate dall’inquinamento e si scopre anche che in provincia di Napoli il tasso di mortalità e del 6% superiore al resto dell’Italia.
per apprendere la notizia (*) bisogna leggere
1) i bolletini dell’ ISDE (acronimo internazionale di International Society of Doctors for Environment, denominazione dettata dall’internazionalità dell’associazione, essendo essa accreditata sia presso l’OMS che l’ONU ed avendo sedi in decine di Nazioni nel mondo)
TERRA DEI FUOCHI E MORTALITA’ INFANTILE. ISDE: “LA PREVENZIONE MANCATA LA PAGANO I BIMBI”
Fonte: Sanità 24.
Il recente rapporto dell’Istituto Superiore di Sanità sulla terra dei fuochi ha confermato la presenza, in quell’area, di un eccesso di ricoveri, di tumori maligni e di mortalità. Ancora una volta (si era già visto nel caso di altri siti inquinati), l’aspetto più inquietante è che questi dati interessano in primo luogo l’età pediatrica. La compromissione della salute dei bambini, ancor più che negli adulti, è una chiara e pesante conseguenza della mancata applicazione di criteri di prevenzione primaria, con una inevitabile esposizione a tossici già durante la vita embrio-fetale o, addirittura, prima ancora del concepimento (tossicità su ovuli e spermatozoi genitoriali). In altri termini, condanne già scritte senza processo e senza possibilità di grazia. Le malattie e le morti registrate nella terra dei fuochi (come in tutti i SIN italiani) sarebbero state evitabili con la bonifica di suoli a contaminazione nota da decenni e con misure (sorveglianza, rispetto della legalità, adozione di corrette pratiche nella gestione dei rifiuti) finalizzate ad evitare ulteriore inquinamento. La grave situazione sanitaria e ambientale della popolazione residente nelle province di Napoli e Caserta non è infatti una novità. È stata ripetutamente denunciata in rapporti ufficiali dell’Istituto Superiore di Sanità a partire almeno dal 2006, oltre ad essere stata oggetto di numerose pubblicazioni scientifiche.
Info: www.sanita24.ilsole24ore.com/art/aziende-e-regioni/2016-01-27/terra-fuochi-e-mortalita-infantile-isde-la-prevenzione-mancata-pagano-bimbi-100054.php?uuid=ACbskFIC
OMS: 6,4% MORTI BIMBI CAUSATE DA INQUINAMENTO
Fonte: Dire.it
L’OMS stima che circa un terzo delle malattie infantili, dalla nascita fino ai 19 anni, sia attribuibile all’ambiente insalubre o insicuro. Non solo: sempre secondo l’OMS, circa il 6,4% delle morti per tutte le cause nei bambini fra 0 e 4 anni è dovuto all’inquinamento atmosferico. Lo smog, fanno poi sapere gli esperti, è causa “di riduzione del peso dei bambini alla nascita, aumentato rischio di mortalità perinatale, riduzione della funzionalità respiratoria, aumento della prevalenza di infezioni delle basse vie respiratorie, aumento di prevalenza e insorgenza di asma, aumento delle malattie cardiovascolari e delle patologie neoplastiche e alterazioni dello sviluppo neuro-comportamentale e, quindi, di un aumento dei ricoveri e delle morti evitabili”. Intanto, per incrementare la mobilità sostenibile e ridurre l’inquinamento atmosferico, nei giorni scorsi il Ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, ha annunciato che il Governo ha stanziato fondi per 35 milioni di euro per la qualità dell’aria.
Info: www.dire.it/09-02-2016/36208-oms-nel-64-dei-casi-morti-dei-bimbi-dovute-allinquinamento/
2) i giornali esteri …
Le Monde del 6 gennaio 2016
Ma la camorra non è un’organizzazione criminale “locale”e la frutta e verdura coltivata in Campania viene mangiata anche al Nord con tutti i rischi per la salute connessi ed annessi
(*) il Corriere della Sera ha finalmente dato la notizia il 12 gennaio 2015, dopo un servizio del TG2.
Forse invece di indicare “Origine Italia” sul cartello dei pomodori bisognerebbe indicare la regione di provenienza
prima stesura del 7 gennaio 2016
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