L’Oréal vuole, come – ad esempio – Coca-Cola, creare un rapporto diretto con le “sue” consumatrici.
Oggi il 25% delle sue vendite si fanno on-line (ci ha messo 10 anni a raggiungere questo risultato) e questa percentuale dovrebbe raddoppiare nel giro di tre anni.
Il sistema si basa su delle app + e-commerce, con personalizzazioni a a casa.
…Eventually, L’Oréal wants to create a platform of sorts based on what users’ favorite influencers wear. As Balooch explained: “Ultimately, it’s a social community that can help people try trends without having to buy a product every time they see one they think they like without having to buy loads of them.”
In other words, it’s a good way to drive recurring purchases for companies like L’Oréal. It expects 50% of its sales to come from online channels by 2023. For context, it took L’Oréal a decade to get to the point where 25% of its sales were made online…
Le personalizzazioni sono di moda anche nel retail USA.
Macy’s, Foot Locker e Sephora mirano ad uscire dai grandi centri commerciali, con superfici più piccole, pop-up stores (come quello di Amazon e Calvin Klein o quelli di Ikea), miglior gestione dei resi etc.
Sephora cerca alleanze con Target e Kohl’s che sono fuori dai grandi mall (centri commerciali).
Le personalizzazioni sono una tendenza in atto da diversi anni (come i tentativi di by-passare la GDO) ma non sono di semplice gestione, soprattutto se si vuole creare una sorta di Club, come ha fatto Coca-Cola, negli Usa e in Gran Bretagna.
Le ultime sono di Budweiser (Anheuser -Busch) e Unilever. Ma anche Barilla sta provando questa strada (anche se forse Ferrero era partita prima, personalizzando i prodotti).
Mentre sul social e-commerce la leadership sembra essere cinese.
Questi Club saranno lanciati anche in Italia?
E’ molto probabile.



