La notizia è finita in prima pagina del Corriere oggi, 19 febbraio ma questa è la coda di uno scandalo partito in Inghilterra all’incirca 10 giorni fa : carne di cavallo spacciata per carne di manzo. Varie aziende di produzione e di distribuzione coinvolte, tra le quali Nestlè, Tesco e Findus.
The Economist commenta pesantemente : “… though prices of raw materials are going up , penny- pinching consumers refuse to pay more for ready meals . Retailers, equally unwilling to forgo profits, are putting relentless pressure on suppliers to cut costs. They in turn are frantically rejigging foodstuffs to be cheaper…”
In sostanza : le materie prime salgono ma consumatori e i distributori non sono disposti a pagare di più (i prodotti o le materie prime). Anzi, i distributori continuano a chiedere prezzi più bassi ai fornitori.
Non è un gran momento per gli alimenti di qualità…
p.s.: in Italia ci sono 6’000 cavalli allevati a fini alimentari e 800’000 equini allevati per la corsa, il maneggio, il traino, etc. Questi ultimi dovrebbero essere cremati ma i numeri non tornano. E i cavalli da corsa possono subire, legalmente, trattamenti infiammatori dannosi per l’uomo.
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