L’Autorità garante della concorrenza ha concluso cinque procedimenti istruttori riguardanti informazioni fuorvianti sull’origine del grano duro attraverso le etichette e i siti aziendali di alcuni marchi di pasta: Divella, De Cecco, Lidl Italia (per i marchi Italiamo e Combino), Margherita Distribuzione (ex Auchan, per il marchio Passioni) e Pastificio Artigiano Cav. Giuseppe Cocco.
Nel caso di Lidl, l’Antitrust ha comminato una multa da un milione di euro per «aver ingannato i consumatori sulle caratteristiche della pasta a marchio Italiano e Combino, inducendoli in errore sull’origine italiana della materia prima».
Nel caso di Auchan, Cocco, De Cecco e Divella, invece, il Garante ha accolto e reso obbligatori gli impegni a modificare le etichette e i rispettivi siti, così da garantire al consumatore una informazione completa sull’origine – che talvolta è estera – del grano utilizzato nella produzione della pasta.
In una nota, Lidl ha fatto sapere di non condividere l’interpretazione dell’Antitrust: «la comunicazione riportata sulle confezioni è conforme a quanto stabilito dalla normativa vigente».
Il Sole 24 ore Pag 7 . Vedi anche Ansa



