Prima stesura: 30 settembre 2016
L’argomento “olio di palma” è molto di attualità, vi riproponiamo quindi questo articolo riaggiornato il 28 ottobre 2016:
L’Università di scienze gastronomiche di Pollenzo , durante l’ultimo Salone del Gusto a Torino, ha dibattuto dell’utilizzo dell’olio di palma negli alimenti
Tra i tanti punti di vista quello dell’Airc (Associazione italiana per la ricerca sul cancro della quale sono Consigliere Nazionale ) ci sembra il più equilibrato.
Il dibattito andrebbe spostato su un altro piano che è lo stesso del biologico : i bio non “fa bene”- se non indirettamente – alla salute dell’uomo ma fa sicuramente bene all’ambiente.
L’olio di palma, come dice Dario Bressanini, non va demonizzato anche perché , come sostiene Airc, le alternative all’olio di palma potrebbero essere deleterie per gli umani e per l’ambiente
Il problema va posto in un altro modo:
le coltivazioni di olio di palma stanno distruggendo ambiente e biodiversità di Malesia ed Indonesia. E questo fenomeno contribuisce ad accelerare il riscaldamento climatico mondiale.
Ferrero e Carrefour sono tra le aziende utilizzatrici dell’olio certificato e costituiscono un esempio virtuoso.
Per approfondimenti ulteriori leggi La Stampa
Tra Ferrero e Coop , scegliamo Ferrero , per le ragioni sopracitate.
Tra l’altro riconvertire le piantagioni da olio di palma ad altri tipi di olio penalizzerebbe enormemente i paesi coltivatori.
Da notare che la campagna di trasparenza della Ferrero sta portando i primi frutti: la Nutella, le cui vendite erano calate di un 3-4% l’anno scorso in Italia, sta recuperando terreno in un mercato- quello italiano – che per i marchio di crema spalmabile alle nocciole pesa un 12%
Con il gradito contributo di Franco Mari
Io Donna, settembre 2016
Il produttore di biscotti Di Leo sembra aver colto il punto


