Ottobre 2019. Il 7 ottobre ho scritto un articolo sulla necessità di un nuovo umanesimo (leggi qui) nel commercio e nella trattativa Auchan-Conad. Alcuni lettori hanno commentato che sono un romantico sognatore. E va ben…
Poi ho letto un articolo di Alimentando e del suo direttore, Angelo Frigerio, sullo sviluppo della trattativa Auchan-Conad. Un articolo allarmante che racconta Conad nelle vesti di beneficiario del 20% del monte merci di Auchan. Ovviamente ho verificato e approfondito l’accaduto.
Questa vicenda mi tocca sia professionalmente sia come cittadino. Penso che non sia giusto che certe cose, di questa entità possano accadere. E voglio prendere posizione.
La vicenda sollevata da Angelo Frigerio, che ho rilanciato con un tweet, contiene dei punti che andavano approfonditi. Ho chiesto ad alcuni fornitori grandi e piccoli, dell’IDM (Industria di marca) e delle MDD (Marche del distributore) se fosse vero che Conad tramite Auchan chiedesse un contributo del 20%.
A RetailWatch risulta che:
. Dal 1° di agosto l’ex Auchan sia controllata al 100% da BDC Italia (51% Conad e 49% WRM),
. Sia stata mandata una lettera dal direttore finanziario di Auchan ai fornitori chiedendo di partecipare da subito a un “salvataggio di sistema” che richiede a tutte le parti interessate, in questo caso ai fornitori, un supporto. “Abbiamo iniziato nel mese di agosto il processo di ri-organizzazione della gestione amministrativa e finanziaria….” La lettera del CFO termina con una data e un orario per un incontro.
. All’incontro è stato poi chiesto, probabilmente a parole, lo sconto del 20%.
. Nel suo intervento a Centromarca, Francesco Pugliese, Ad di Conad, ha illustrato la situazione dell’acquisizione accennando al salvataggio di Auchan e alla necessità di un supporto di tutti al salvataggio.
. Dal 1° di agosto sono stati bloccati in diversi casi i pagamenti delle fatture di giugno e luglio proprio per la riorganizzazione societaria. Le fatture di giugno e luglio sono state emesse a Auchan, non a BDC, è bene sottolinearlo. La ricontrattazione delle fatture prevedeva uno sconto del 20% sull’ammontare dei 2 mesi. Lo sconto è dilazionabile in 1 anno. Lo sconto non si somma ai contributi promozionali. La gestione BDC oggi come si sta comportando?
. Quindi lo sconto è chiesto e garantito da Auchan Italia, ma va a beneficio di BDC e quindi di Conad.
. La richiesta di sconto non tiene conto dei picchi stagionali: ad esempio chi vende a Natale e fattura in novembre-dicembre è poco o per nulla toccato da questa richiesta, perché le sue consegne avvengono in altri mesi. Diciamo che a essere coinvolti sono soprattutto i prodotti fortemente stagionali (acque e gelati in testa), i freschi e i freschissimi e parte dello scatolame.
. Raggiunto l’accordo dello sconto, i pagamenti bloccati venivano riammessi al pagamento.
. In un’intervista al 24Ore del 12 ottobre Francesco Pugliese dichiara che le perdite di Auchan sono superiori a quanto preventivato e ammontano a 1,1 mio di euro al dì.
Il giudizio di RetailWatch
. La trattativa Auchan-Conad e il suo sviluppo sono complessi. Non abbiamo preso posizione, a malincuore, proprio perché è difficile dipanare la complessità.
. Non ci aspettavamo però la richiesta del 20% ai fornitori. Quando Carrefour inglobò Promodes nel 1999, venne chiesto ai fornitori l’1% del transato, un importo ragionevole. Il 20% rischia di mettere in ginocchio diversi produttori. Probabilmente le grandi multinazionali riusciranno a far rientrare in qualche modo nella gestione del 2019 questo importo. Ma le piccole medie imprese? I co-packer della MDD?
. Che benefici sono stati promessi in cambio? Da notare che la stragrande maggioranza dei fornitori serve sia Auchan che Conad. Come faranno a far quadrare i conti? Licenzieranno? Abbasseranno la qualità dei servizi prestati, la qualità dei prodotti?
. Conad nella comunicazione parla di Comunità civile e economica, di Persone oltre le cose. RetailWatch ha sempre sostenuto questo posizionamento, ci crediamo professionalmente e come cittadini, magari siamo un po’ romantici, ma ci crediamo in questo benedetto nuovo umanesimo. Ma quella richiesta del 20% non ha nulla a che fare con questo mondo e questo posizionamento, anzi quel 20% rischia di rendere ancor più complessa la comunità del business e parte della comunità sociale delle imprese coinvolte. E di intaccare la costruzione del brand Conad.
. Come giudicheranno i concorrenti di Auchan e di Conad quel probabile contributo del 20%?
Difficile dirlo.



