Auchan, in Francia, ha deciso di non seguire più una politica di prezzi al costante ribasso e, come Carrefour, ha lasciato la leadership – su questo fronte- a Leclerc.
Ciò ha portato a un calo delle vendite negli ipermercati pari al – 1,8%.
Questo dato ha influenzato i ricavi del perimetro francese che ha chiuso a -0,7%.
Il capo operativo di Auchan, Wilhelm Hubner, ha dichiarato:
“i negozi ( i supermercati…) e i drive vanno bene, sono gli ipermercati che pesano”.
Auchan ha varato un piano da 1,3 miliardi di € per rinnovare la rete degli ipermercati.
I risultati , se ci saranno, sottolinea Le Monde, si vedranno dal 2019 in poi.
Ma come verranno riempite superfici che vanno fino a 16’000 mq., con la concorrenza di Amazon che fattura 8 miliardi di € in Francia?
Senza contare gli specialisti di settore come Primark, Zara, H&M, etc….
Auchan, in controtendenza con lo sviluppo degli iper, che ha sempre sostenuto, ha varato a Shanghai, un Auchan Box di 13 mq., il più piccolo supermercato del mondo: ci si entra con lo smartphone e vi si paga nello tesso modo.
L’assortimento è di 500 referenze (bevande snacking e prodotti non food di uso quotidiano) , funziona senza personale e si paga con AliPay (il sistema di pagamento di Alibaba) o Wechatpay. Si può essere assistiti in remoto.
Auchan si è ispirata dal sistema Bingo Box e il suo negozio assomiglia molto a quello di Amazon (Amazon Go) ma a differenza di quest’ultimo Auchan Box funziona: l’azienda francese ne svilupperà una ventina entro questo anno
p.s.: da notare che, con Esselunga, sfiorammo la possibilità di lavorare con Auchan nella centrale di acquisti SEDD (Sainsbury, Esselunga, Delhaize,Docks de France) poichè Auchan tra la fine del 1995 ed il 1996 acquisì ed inglobò Docks de France.
Ma Gèrard Mulliez (fondatore di Auchan, sotto nella foto, con la cravatta rossa) decise di non partecipare a questa organizzazione che si trasformò in SED.


