Europa
De Castro: «Dieci miliardi dalla Ue per l’agricoltura»
Alessio Romeo per Il Sole 24 ore
Un nuovo helicopter money per l’agricoltura europea. Rinviata di due anni la riforma della Pac, nel 2021 e 2022 la distribuzione dei sussidi agricoli Ue continuerà a essere regolata dalle norme attuali grazie al regolamento transitorio appena varato dall’Europarlamento, ma con almeno 10 miliardi in più che si aggiungono agli oltre 50miliardi annui del budget attuale.
Gran parte dei nuovi fondi arriva dal programma Next Generation Eu con 8miliardi riservati al settore, e oltre 2 dal nuovo quadro finanziario pluriennale dell’Unione.
Per i piani di sviluppo rurale italiani si tratta di 2,4 miliardi in più, considerando il cofinanziamento nazionale. «Fondi che serviranno – ha spiegato ieri l’europarlamentare Paolo De Castro nel tradizionale rapporto di fine anno della commissione Agricoltura – anche a compensare l’impatto sul settore delle nuove restrizioni annunciate, che costituiscono un problema in particolare per i prodotti agroalimentari di qualità».
Il problema, per le regioni italiane sarà innanzitutto, banalmente, quello di spenderli. Al di là dei paletti che pure cisono visto che, ha ricordato De Castro «almeno il 55% dovrà essere dedicato a misure ambientali. Per non perderei nuovi fondi servirà comunque un forte coordinamento tra Stato e regioni. Dobbiamo usarli per colmare i ritardiinfrastrutturali dell’agricoltura italiana, dalla gestione delle risorse idriche alla digitalizzazione».
Sulla riforma della Politica agricola comune prosegue intanto il braccio di ferro istituzionale tra Parlamento e Consiglio Ue sui temi ambientali, ai quali Strasburgo vorrebbe dedicare una quota maggiore dei finanziamenti (almeno il 30%, invece del 20 proposto), e sulla condizionalità sociale, che vincola gli aiuti al rispetto delle regole sul lavoro.
Un tema caro all’Italia che però a Bruxelles si trova per ora in netta minoranza; solo 4 paesi sono favorevoli anche se tra questi c’è il Portogallo che si appresta ad assumere la presidenza di turno dell’Unione dall’1gennaio.
«Il sistema del Nutriscore sarebbe un dramma per l’agroalimentare italiano – ha detto senza mezzi termini De Castro – perché
confonde i consumatori sulle reali proprietà salutari dei cibi a danno anche delle garanzie offerte della marche».
Il rinvio della PAC (politica agricola comune) significa l’affossamento del possibile Green Deal europeo, nel senso di una riduzione dei pesticidi in agricoltura.
… Secondo i piani verdi della Commissione, entro il 2030 dovrebbero essere ridotti del 20 per cento i fertilizzanti, del 30 per cento le emissioni di gas serra anche nel settore agricolo, del 50 per cento i pesticidi e gli antibiotici negli allevamenti. Dovrebbe invece essere aumentato del 25 per cento il totale delle superfici agricole biologiche e del 10 per cento quelle ad alta diversità, e tutelato come zona protetta il 30 per cento delle terre e dei mari.
Bene i fondi in più, male l’affossamento di un Green Deal già di per sè “insufficiente” dal punto di vista ambientale.
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Pubblicato a dicembre 2020 e aggiornato il 30 marzo 2021




