Articolo redatto nel 2017 e aggiornato il 6 dicembre 2020.
5 dicembre 2020:
“L’Italia non proseguirà nel negoziato europeo per un testo di conclusioni sulle etichettature alimentari al Consiglio Ue dei ministri del’Agricoltura del 15 di dicembre”. La ministra Teresa Bellanova lo aveva preannunciato nei giorni scorsi alla sua omologa portoghese nel corso di un incontro bilaterale. E oggi lo ha fatto..leggi : Etichette alimentari, l’Italia abbandona il negoziato Ue. L’Italia si oppone e potrebbe essere costretta a mettere il veto al Nutriscore.
Ma facciamo un passo indietro , tornando al 2017 : C’è un “fantasma” che si aggira per l’Unione Europea: l’etichettaura a semaforo degli alimenti (Nutriscore).
Si tratta di un sistema, messo in pratica dalla Gran Bretagna, dalla Francia e dalla Germania, che penalizzerebbe i nostri migliori prodotti come grana padano, olio d’oliva e prosciutto crudo.
Il Nutriscore (sistema di etichettatura a semaforo) in copertina rende bene l’idea : secondo questo sistema l’olio di oliva otterrebbe un voto insufficiente (D) mentre la Coca- Cola verrebbe “promossa” (B).
Il sistema è “sponsorizzato” dalle multinazionali del cibo come Coca-Cola, Mondelez (ex Kraft), Pepsico,Unilever, Mars e Nestlè.
Se leggerete quel che ne dicono gli esperti de Il Fatto Alimentare capirete facilmente come questa etichettatura dia una visione distorta degli apporti del cibo consumato.
Coldiretti e Federalimentare si sono alleate per contrastarne l’adozione. Il pericolo viene anche dal fatto che la Francia la sta adottando e che quindi, poi, potrebbe toccare a noi.

Su come i cittadini possano incidere sulle politiche delle aziende leggi : Come i consumatori potrebbero cambiare il destino di alcuni settori: i casi Barilla, De Cecco (grano), Casino, Carrefour con JBS (carne) e Ferrero (nocciole)
Sui rapporti passati tra Esselunga e Coca-Cola leggi qui. Sul lobbismo esercitato da Coca-Cola puoi leggere qui. Per i rapporti tra Esselunga e Nestlè leggi qui. Sui metodi utilizzati dalle multinazionali per influenzare la politica e l’opinione pubblica leggi anche Monsanto Coca-Cola ed Exxon: tre casi di lobbismo perfetto?
N.B.: mi hanno detto che Coldiretti non vorrebbe un’etichetta con l’indicazione “prodotto in Italia”, come quella sotto (del 1999).
Peccato, perchè segue i principi già in uso dell’ IGP (per semplificare : fatto in Italia con materie prime non italiane).
Il 9 dicembre 2020 è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale l’etichetta a batteria, invenzione molto “vicina a Coldiretti” della quale si dice: L’etichetta a batteria italiana contro il semaforo. Una ridicola proposta delle aziende e del Ministero per sviare il discorso
Redatto il 5 dicembre , aggiornato il 19 dicembre 2020.




