Estratto da : I fiori non fanno più i fiori di Elena Fraccaro
“… Dal nostro confronto diretto con questi apicoltori, che appartengono tutti a contesti differenti, a diverse regioni e che praticano diverse tipologie di apicoltura, emergono però delle problematiche comuni. Per sintetizzare una delle questioni che più interessa il settore, potremmo dire che “i fiori non fanno più i fiori”. Che significa?
L’effetto dei cambiamenti climatici
Significa che i cambiamenti climatici di cui noi stessi siamo testimoni stanno ostacolando non poco l’apicoltura e il benessere delle api. Inverni miti, primavere precoci, ma seguite da piogge torrenziali e gelate, esteti torride e secche rendono la raccolta di nettare estremamente difficile per le api. Questo per due principali motivi.
Da un lato, le api non sono mai nella condizione ottimale al momento giusto. L’esempio lampante è quello che succede in primavera inoltrata, quando la famiglia è in continuo sviluppo. In caso di maltempo prolungato, gli alveari, che contano decine di migliaia di api, non hanno più modo di sostentarsi, perché ci sono troppe api e poco nettare da raccogliere.
Dall’altro lato, un meteo ballerino ha effetti anche sulle piante e sulla loro capacità di produrre nettare. Troppo vento, troppo freddo o troppo caldo “bloccano” la pianta e questo ha influssi decisamente negativi sulle api, che rischiano letteralmente di morire di fame.
L’uso dei pesticidi
Un altro grave problema è quello rappresentato dalle colture intensive e dall’utilizzo sconsiderato e massivo di pesticidi in agricoltura. Gli episodi di moria per avvelenamento sono sempre più numerosi e questo porta al collasso di interi apiari, causando danni incredibili sia all’apicoltore che all’ambiente. Sfortunatamente non è facile parlarne, ma la convivenza “pacifica” tra agricoltura e apicoltura è fondamentale per il benessere di entrambi i settori.
Malattie dell’alveare
A ciò si aggiungono le malattie e le patologie dell’alveare. Il nemico numero uno è sicuramente la Varroa Descructor, un parassita che si nutre dei corpi grassi delle api e che le indebolisce al punto tale da renderle estremamente vulnerabili a virus e altre malattie. Una gravissima infestazione di Varroa può portare al collasso completo della colonia. Se non trattate in maniera adeguata, con le giuste tempistiche, possono creare problemi anche agli alveari circostanti.
Questo può essere aggravato se chi gestisce l’alveare è inesperto o ignaro delle normali cure che devono essere riservate alle api per garantirne il benessere. Sfortunatamente, l’apicoltura non professionale non è sufficientemente regolamentata per poter arginare le cattive pratiche e le malattie.
Per tutelarsi da tutte queste contingenze, non esiste nessuna assicurazione e gli apicoltori devono affrontare tutti questi imprevisti con le loro sole forze.
Valorizzare un prodotto di qualità
Inoltre, una delle maggiori esigenze che abbiamo percepito parlando con gli apicoltori è la necessità di valorizzare il miele prodotto in Italia, con una forte connotazione locale. Il miele è infatti la chiara espressione del territorio in cui viene prodotto e racchiude in sé tutta la ricchezza della biodiversità dei luoghi in cui le api raccolgono polline e nettare. Al consumatore non è sempre che cosa davvero rappresenta quel vasetto di miele che portano sulla loro tavola. È frutto del duro lavoro delle api e degli apicoltori che le curano. In quel vaso sono racchiusi tanti sacrifici, tanti sforzi per contrastare un mondo che sembra sempre più avverso a questo lavoro e a un mercato che tende a svalutarne la qualità, lasciando via libera a un miele estero che non rispetta i nostri rigidi standard qualitativi…”
Dei rischi per frutta e verdura miele cioccolato e caffè abbiamo già scritto. Come della sparizione degli insetti.
Sulle morie di api leggete : Quattro milioni di api morte in due giorni tra Brescia e Cremona: indagano i Forestali
I prossimi articoli saranno sulla carne ed il caffè (anche in relazione al cambiamento climatico).
Grazie a Carrefour, che ha sponsorizzando questo tour degli apicoltori.
Sulla siccità che attanaglia l’Italia – nonostante le piogge degli ultimi giorni – leggi qui.



