Redatto il 22 agosto, aggiornato il 25 agosto 2021
ECONOMIA
I CONSUMI
Non solo e-commerce Amazon si converte ai grandi magazzini
Oscurate le vecchie catene, il gigante delle vendite online prepara l’apertura di negozi fisici. Punterà su prodotti di marca
di Massimo Basile
NEW YORK — Dalla virtualità dell’e-commerce agli scaffali dove scegliere “concretamente” vestiti e computer. Amazon ha deciso di uscire dal mondo digitale per diventare megastore e vendere prodotti di marca come in un grande magazzino di lusso.
Si parte dagli Usa: i primi verranno aperti in Ohio e California. Saranno grandi tremila metri quadrati, più piccoli dei classici grandi retail: secondo la notizia anticipata dal Wall Street Journal, venderanno di tutto, dai completi da cocktail all’elettronica.
L’idea è riproporre il modello di magazzini come Bloomingdale di New York. Il tutto a a sei anni dall’apertura del primo negozio “reale” di Amazon, la libreria inaugurata a Seattle, nello stato di Washington.
L’azienda di Jeff Bezos non ha voluto commentare le anticipazioni del quotidiano economico, ma tanto è bastato per rilanciare il fascino dello sbarco nel mondo reale di una compagnia che in omaggio al nome che aveva prima di Amazon – l’aramaico Cadabra – ha realizzato ciò che aveva promesso: partire da una libreria online per diventare azienda- Stato, con ricavi nel 2020 di 386 miliardi di dollari, più di 1.2 milioni di dipendenti, di cui oltre 800 mila negli Stati Uniti.
L’acquisizione, avvenuta nel 2017, della catena Whole Foods, dove fare spesa bio e mangiare sushi in un’atmosfera stile Ikea era solo l’antipasto del grande obiettivo di Amazon: diventare il retailer più grande d’America, dopo aver rastrellato tutto il possibile sul digitale ed essere sbarcato nel mondo della produzione televisiva e cinematografica.
Può apparire strano per un brand che controlla il 40 percènto dello shopping online negli States. Ma vorrebbe dire non conoscere la filosofia di Bezos, il cui sogno è un impero che si estenda dalla terra allo spazio. Negli ultimi anni Amazon ha aperto una ventina di librerie e un’altra ventina di piccoli outlet dove trovare prodotti che vanno dall’elettronica alla cucina. I nuovi maxi store segnano un salto culturale e commerciale: attrarre i grandi brand e gli stilisti e rivolgersi a quei clienti che preferiscono provare le cose di persona, piuttosto che limitarsi a ordinarle online, per tentativi, con il rischio di ritrovarsi a casa, seppure consegnato con puntualità, un prodotto inferiore alle attese.
La transizione avrebbe subìto un’accelerazione, secondo gli analisti, nell’ultimo anno e mezzo. Lo svuotamento nelle città di molti spazi commerciali, abbandonati per via della crisi pandemica, ha fatto crollare i pezzi degli affitti e reso l’investimento vantaggioso. Ma c’è un’incognita: Amazon non ha mai gestito un’attività ‘reale’ su larga scala, fatta di spazi ampi e commessi.
Secondo il Census Bureau, le vendite nei negozi fisici in America sono in forte contrazione. Sono passati dai 184 miliardi di dollari del 2010 ai 114 nel 2020.
Quasi mille store hanno chiuso in tre anni. Amazon vuole approfittare di questo vuoto per un’incursione in grande stile, anche perché nonostante il boom dello shopping online – che negli Usa vale anche per ordinare il dentifricio la vendita al dettaglio occupa ancora l’84 percento del totale del mercato.
Ordinare è conveniente, quando decidi di acquistare prodotti già conosciuti, ma un vestito firmato lo vuoi indossare. Toccare una sciarpa di seta con le mani o vedersi allo specchio con un abito sono esperienze che l’online non può ancora offrire.
Sulle chiusure dei negozi leggi :
Centri commerciali: le tendenze (2017), e USA : 9200 negozi chiusi nel 2019. Dalle vendite alle esperienze?.
Ma anche Macy’s: vendite negozi -61%, e-commerce + 53% e Usa : i grandi magazzini Barney’s falliscono.
Sull’e-commerce la % di Repubblica è forse un pò bassa – vedi E-commerce USA al 20% sul retail ma anche prendendo in considerazione questi dati l’80% del commercio sarebbe comunque fisico.
Per approfondire : Amazon fa consegne per i concorrenti (tra i quali Walmart) nell’e-commerce USA.
Sotto : la libreria di Amazon visitata a Seattle dal sottoscritto nel 2016



