Redatto il 12 ottobre, aggiornato il 18 ottobre 2022
Sembrerebbe di sì, e cioè che la stampa italiana dia solo le notizie “che vuole lei”.
Di seguito riporto quanto pubblicato da Il Sole 24 dell11 ottobre 2022.
Trovate le mie considerazioni in fondo.
Da Amazon 1 miliardo per i veicoli elettrici
Investimento in Europa su furgoni, camion ed eBike per i rider
Un miliardo di euro nei prossimi 5 anni. È quanto prevede di investire Amazon sulla mobilità elettrica in Europa, acquistando migliaia di furgoni e camion elettrici, ed eBike per i suoi rider, per ridurre le emissioni di carbonio legate ai suoi servizi di logistica.
Più nel dettaglio, il gigante della vendite online – che da oggi, e per due giorni, è attivo con un Prime Day in Italia – con questo investimento punta ad aumentare la sua flotta di furgoni elettrici in Europa, triplicando quelli attuali (da 3.000 veicoli a più di 10.000 entro il 2025). Allo stesso tempo mira anche a raddoppiare il numero di città in cui sono attivi i cosiddetti “ hub di micromobilità”, che consentono la consegna di pacchi su bici da carico e a piedi (attualmente questi hub sono attivi in 20 città europee). L’obiettivo del colosso di Seattle è quello di raggiungere emissioni 0 di carbonio entro il 2040, 10 anni prima dell’obiettivo fissato dall’accordo di Parigi. L’amministratore delegato della società, Andy Jassy ha affermato che il raggiungimento di questo obiettivo ha richiesto «un investimento sostanziale e sostenuto» con la rete di trasporto che rimane «una delle aree più difficili» dell’azienda da decarbonizzare.
Amazon spera che il suo investimento complessivo contribuirà a stimolare l’innovazione nel settore dei trasporti e incoraggerà più infrastrutture di ricarica pubbliche per i veicoli elettrici, vero tallone d’Achille del settore. «La distribuzione di migliaia di furgoni elettrici, camion e biciclette ci aiuterà ad allontanarci ulteriormente dai combustibili fossili tradizionali e, si spera, incoraggerà ulteriormente i trasporti e le industrie automobilistiche in Europa e nel mondo a continuare a scalare e innovare», ha detto il Ceo.
La società ha affermato che, oltre che sui veicoli elettrici, investirà in migliaia di stazioni di ricarica presso strutture in tutta Europa. E spera anche di acquistare più di 1.500 veicoli elettrici per il trasporto di merci pesanti – utilizzati per le spedizioni di «miglio intermedio» verso gli hub di confezionamento – nei prossimi anni. Attualmente, il più grande ordine di furgoni elettrici di Amazon consta di 100.000 veicoli ordinati alla Rivian Automotive, fino al 2025.
Sebbene un certo numero di grandi aziende di logistica, comprese le società di consegna pacchi United Parcel Service (UPS) e FedEx, si siano impegnate ad acquistare un gran numero di furgoni e camion elettrici a emissioni zero, il vero punto è che oggi non ce ne sono ancora molti disponibili sul mercato.
Un certo numero di start-up sta provando ad accelerare per portare sul mercato furgoni o camion elettrici, ma è chiaro che serve la spinta dei player più importanti del settore (da General Motors a Ford) per aspettarsi l’accelerazione decisiva. La strada, in sostanza, sembra tracciata. E Amazon vuole la sua parte.

Peccato che lo stesso giorno Rivian, l’azienda che produce veicoli elettrici , partecipata dal colosso di Seattle, e che ha già fatto perdere molti soldi (*) ad Amazon abbia annunciato sulla stampa internazionale che sta richiamando 12’200 veicoli difettosi sui 25’000 che intende produrre quest’anno.
In alcuni casi i veicoli potrebbero portare alla perdita di controllo da parte del guidatore.
Sulla stampa italiana non vi è traccia di quanto sta avvenendo in America.
Uno strano modo di dare le notizie.
“Selettivo” all’ italiana,come nelle recenti crisi alimentari avvenute nel nostro Paese.



