Redatto il 17 ottobre, aggiornato il 18 ottobre 2022
Sulla listeria nei wurstel leggi qui.
Premessa:
la Listeria monocytogenes è un batterio presente nel suolo, sull’acqua e nella vegetazione. Esso può contaminare diversi alimenti, tra cui latte, verdura, formaggi molli, carni poco cotte, ed è responsabile della listeriosi.
Si tratta di un potenziale contaminante di alimenti, anche se conservati in frigorifero.
Listeria monocytogenes provoca principalmente infezioni del sistema nervoso centrale (meningite, meningoencefalite, ascesso cerebrale, encefalite) e batteriemia nei soggetti immunocompromessi, nelle donne in gravidanza e in soggetti come neonati e anziani. Negli immunocompetenti la malattia sintomatica è rara ma quando presente si manifesta con una gastroenterite. L’incubazione media dopo l’ingestione di cibo contaminato è di 3 settimane ma può prolungarsi fino a 70 giorni.
La listeriosi può anche portare alla morte.
La vicenda:
Mentre la questione dei quattro persone morte per wurstel mangiati crudi e dei tramezzini sembra ridimensionarsi (leggi in proposito listeria: nessuna correlazione tra gli ultimi decessi e i würstel contaminati dove sembra che i morti sarebbero “solo” due e non quattro ) , la vicenda “listeria negli alimenti, in Italia” sta invece prendendo delle dimensioni sempre più ampie :
Listeria, richiamato anche il prosciutto cotto alta qualità di Penny Market
Oltre a questi prodotti ci sarebbe anche il gorgonzola di Eurospin, di cui si sta occupando il Corriere della Sera (vedi sotto).
Conclusione:
Questo segnale, in un frangente di possibile pesante abbassamento della qualità del cibo dovuto all’inflazione, è pessimo per la tutela della salute degli italiani.
Giusto quindi che il Corriere parli – almeno sulla versione online, su quella cartacea non ne vedo traccia – della listeria , dando i nomi delle marche coinvolte. Al contrario della faccenda wurstel, che é stata perlopiù taciuta dalla stampa nazionale.
E infatti Altroconsumo titola : “Wurstel con la Listeria, i consumatori hanno diritto di conoscere le marche coinvolte”. Oltre al marchio Aia nella questione sono implicati i prodotti a marchio privato di Lidl ed Eurospin.
La prevenzione contro la listeriosi si effettua mediante il lavaggio e la cottura del cibo.
Le categorie ad alto rischio – anziani, malati, etc – dovrebbero astenersi dal consumo di cibi crudi o poco cotti.
Per approfondire leggi questo articolo molto interessante : Listeria, il batterio killer che contamina gli alimenti. I prodotti a rischio e i consigli in cucina.

Appendice :
“Della listeria si parla troppo poco.
Purtroppo l’unica prevenzione é possibile negli stabilimenti produttivi, quindi con l’attenzione alla sanificazione da parte delle aziende e con i controlli da parte delle autorità sanitarie.
Non per tutti gli alimenti é possibile la cottura. La listeria monocytogenes , quella patogena, può essere presente nei formaggi, nei salumi anche cotti, nelle insalate da consumare crude.
La grande distribuzione a sua volta può agire:
con controlli negli stabilimenti dei produttori di prodotto a marchio. Con analisi sui prodotti a marchio stessi Sulla giusto prezzo pagato ai fornitori Esasperazione della trattativa al ribasso non fa il bene delle aziende . Sanificazione ed esami di laboratorio costano, e anche se li diamo per scontati in momenti di affanno vero per le aziende la tentazione di risparmiare su questi aspetti ci può essere.”
Paola Gatto Ronchieri
Ovviamente io sono d’accordo con lei.
Tra i servizi della gd tradizionale (superette, supermercati, superstore, ipermercati) c’è sicuramente il controllo qualità, che forse spende un pò di più di alcuni fornitori dei discount. Questo è un sovraprezzo da considerare e da accettare.
E ve lo dice qualcuno che non ha più interesse alcuno in Esselunga ma che vi era entrato nel 1986, quando era appena scoppiato lo scandalo del vino al metanolo, che fece 23 vittime.



