Il calcio in Esselunga
Il calcio servì ad aggregare, in modo simpatico e conviviale , persone che lavoravano per la stessa azienda, a volte senza conoscersi
Il calcio servì ad aggregare, in modo simpatico e conviviale , persone che lavoravano per la stessa azienda, a volte senza conoscersi
Cinque intrusioni nell’arco di qualche mese
“Qual’è la cosa peggiore? L’umiliazione. Essere privati dell’onore e della dignità. Essere spogliati , emarginati dal branco. Questa è la punizione peggiore, essere sepolti vivi” Jo Nesbo, “Il leopardo”
Rassegna stampa di un pedinamento durato un’ora e mezza sulla Milano Genova. Di Giuseppe Caprotti, Milano il 25 ottobre 2013
la Signora in questione è una ex dipendente dell’ Esselunga di Brescia La Volta. Si è ricordata di me perchè…
“una ventina di denunce penali per minacce, furti, effrazioni, percosse, molestie di tutti i tipi, danneggiamenti, tra i quali un incendio doloso di due gelsi secolari”. Il 16 ottobre 2013
Stalking sulla A7. Di Giuseppe Caprotti. Milano il 10 otttobre 2013
“Ricordo che quando lavoravo alla Dominick’s le macchinette della sala ristoro dei superstore distribuivano solo soft drinks, no acqua, no caffè. Negli uffici c’era il caffè americano ma non c’era l’acqua in bottigliette. Con l’avanzata del caffè e dell’acqua, le due rivoluzioni di questi ultimi anni, gli zuccheri sono scesi ma rimangono comunque un problema, con il troppo sale, i troppi grassi e l’alcol”
Alla fine del mio soggiorno di due anni presso la Dominick’s di Chicago (1988 – 1989), con l’attuale direttore commerciale di Esselunga, il dottor Gabriele Villa, volammo a Jefferson City, Missouri per visitare il primo Supercenter che Wal-Mart aveva aperto in quello Stato nel 1988. Il nostro obiettivo era quello di studiare il format di Walmart per applicare alcune possibili soluzioni ai nascituri superstore di Esselunga
“Esselunga, Caprotti taglia fuori il figlio” (Finanza e Mercati del 21 agosto 2004). Gran parte di quanto scritto nel libro Le ossa dei Caprotti era già stato detto nel 2013, con mio padre in vita
” Che i vostri talenti (la visione del padre e il genio commerciale del figlio) non abbiano continuato a lavorare assieme è stato un lutto per l’azienda e in ultimo per il mercato…”. Di Matteo Cimenti, a cura di Giuseppe Caprotti
Di Francesco Spini La Stampa, il 13 febbraio 2013