Conad : 6.197 esuberi. E arriva l’antitrust…

Riassunto delle puntate precedenti:

1- Conad chiede uno sconto del 20% ai fornitori ex Auchan

2- Conad sembra voler licenziare 8000 persone.

Successivamente vengono annunciati 3105 esuberi

3- 250  dipendenti Conad scrivono quel che pensano dell’operazione Conad- Auchan

Il 15 novembre 2019 si aggiunge un ulteriore tassello a questa storia infinita :

4- Gli esuberi non sarebbero più 3105 ma 6200 circa , a causa del costo del lavoro sballato dei vecchi punti di vendita Auchan e delle superfici troppo grandi di alcuni di essi.

Forse la stampa italiana, che ad oggi ha completamente evitato l’argomento nonostante la gravità della crisi, ne parlerà quando l’Antitrust “toglierà le castagne dal fuoco” a Conad bloccando l’acquisizione di una parte della rete.

Allora, finalmente, il caso diventerà “nazionale”, come l’Ilva o la Whirlpool , e si capirà finalmente quello che succede?

C’è da augurarselo, anche perchè questa incertezza mina la serenità dei dipendenti in bilico.

E “dare notizie”, brancolando nel buio, non è bello.

Riporto, per la cronaca, un commento trovato in rete:

“per mettere a tacere i dipendenti Auchan, la macchina della propaganda e del fango sta già tacciando di propalatore di fake news chiunque metta sotto osservazione la coop della grande distribuzione. Intanto è di questi giorni la missiva inviata dal vertice Conad ai dipendenti di Auchan e Simply: perché le due strutture ormai sono nella pancia di Conad che, ovviamente, ha già elaborato il piano licenziamenti”

Francesco Pugliese, a.d. Conad, foto sopra, ha recentemente dichiarato ( CorriereEconomia, 25 novembre 2019)  :

“I marchi si costruiscono nella testa del consumatore, ma i prodotti si costruiscono in fabbrica e lì si costruisce , di conseguenza , il nuovo, vero fattore di successo: la reputazione.”

Raffaella Polato, per il Corriere chiede  : Conta più di ieri?

Pugliese : “Diciamo che si misura su parametri diversi: l’attenzione al territorio, all’ambiente, alle persone. Sostenibilità, per riassumerla in una parola”.

Bravo Francesco, non c’è che dire.

Ma allora se volete essere “sostenibili” mettete in pratica lo slogan di Conad “Persone oltre le cose”, dando delle risposte concrete alle domande dei vostri collaboratori! 

Si dice, tra l’altro, che stiate licenziando “vecchi dipendenti” e ne stiate assumendo altri “nuovi”.. è vero?

Se così fosse come si spiegherebbe questa situazione?

E il Corriere parli degli esuberi, facendo il suo mestiere e informando i suoi lettori!

Mi risulta che la signora Raffaella Polato sia un Capo Servizio del noto quotidiano milanese, non la sua ultima stagista.

Articolo redatto il 17 novembre e aggiornato il 2 dicembre 2019