Il supermercato si situa al confine tra Milano e Cinisello Balsamo, vicino ad un centro commerciale dove c’è un altro ipermercato Coop.
La struttura, venendo da Nord, è di difficile accesso con una segnaletica carente.
Interessanti i cartelli su viale Sarca (terza foto sotto) che non portano da nessuna parte…
Non ha insegna all’entrata principale. Ce l’ha solo su un accesso laterale (vedi foto sotto).
Nel centro commerciale non si riesce ad entrare sul piano indicato.
Inoltre i cartelli all’entrata danno idea di confusione.
la prima impressione è buona: un mix di supermercato tradizionale e di realtà aumentata (totem interattivi, insegne esplicative dei valori di Coop, etc)
anche se l’illuminazione dei prodotti non è il massimo


I valori sono Trasparenza, Etica, Bontà, Sicurezza, Rispetto per l’ambiente e Convenienza ma su quest’ultima ci sono molte osservazioni da fare
se si guardano gli scaffali si riscontra che:
la birra Coop costa meno della Moretti ma la birra Coop Weiss costa come la Paulaner.
la pasta Barilla e Coop integrali hanno lo stesso prezzo.
il vino Coop di primo prezzo costa, più o meno, come il Tavernello.
l’olio d’oliva Carapelli non ha ragione di esistere vicino all’olio extra vergine Coop
il baby shampoo Coop costa al litro di più del baby shampoo Johnson’s.
I biscotti Benesì Coop costano come quelli del Mulino Bianco.
In sintesi la convenienza dei prodotti a marchio privato Coop lascia il consumatore attento un pò perplesso .
e comunque un “supermercato del futuro” che promuove i propri prodotti con l’antiquato sistema dei volantini è veramente proiettato verso il futuro?



E “il sistema Coop” non se la passa benissimo, vedi , il risultato netto di gruppo, il prestito sociale ( in calo del 12%) e, ad esempio, la situazione di Unicoop Tirreno.



Per capire meglio le vicende che hanno visto contrapposta Esselunga a Coop leggi qui

p.s. : Coop rimane però “sul pezzo” nell’arte della propaganda, ad esempio nella nascita del biologico vorrebbe primeggiare (vedi sotto) , pur essendosi fatta superare, nei fatti, da Esselunga.
Coop continua ad imitare liberamente alcune vecchie iniziative di Esselunga:
Coop Bia , un fumetto di Unicoop Firenze, che dovrebbe invogliare i bambini toscani a mangiare la frutta e verdura bio, assomiglia molto l’impostazione de la Gazzetta di New Ort ideata da Guido Gabrielli e Andrea Gnecchi nei primi anni 2000.
I fumetti di Esselunga, creati per promuovere il consumo di frutta e verdura bio, decorano ancora alcune aree dedicate ai bambini (sotto quella di Giussano MB) – ed erano gli interpreti una rivista inviata a casa, ai bambini iscritti.
D’altronde Coop è avvezza al copiare le iniziative di Esselunga: l’aveva già fatto quando la catena di Limito di Pioltello aveva adottato un localismo toscano marcato.
Nel documento sottostante, nel 2001, l’ Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria intimava alla Coop di cessare una campagna che scimmiottava le iniziative della catena lombarda.
Un grande GRAZIE a Matteo Cimenti per il suo contributo.
Prima stesura: 25 Aprile 2017
Sotto Andrea Gnecchi, uno degli ideatori della Gazzetta di New Ort di Esselunga



