Nel 2006 pesavano il 2% del totale, ora rappresentano il 16,7% degli acquisti di prodotti tessili che vengono venduti al 93,4% in promozione.
Gli acquirenti via internet , dall’anno scorso, in Francia sono saliti da 34,7 milioni a 36 (+ 3,6%).
Al primo posto, tra i distributori, viene Amazon, poi Cdiscount (del gruppo francese Casino) e al terzo posto c’è la Fnac.
Probabilmente, nelle posizioni successive, c’è la tedesca Zalando specializzata in scarpe e articoli di moda, che sta andando benissimo : 3 miliardi di € di fatturato a livello globale, con una crescita del 30%, al netto della merce resa.
In difficoltà invece, negli USA, i distributori asiatici di tessile Muji , Uniqlo e perfino Alibaba che l’anno scorso ha dovuto vendere la sua boutique on- line 11 Main, dopo solo un anno di avviamento, a causa di mancanza di clienti.
I distributori asiatici hanno problemi su due fronti : difficoltà a capire i gusti e le taglie degli americani e i prezzi, con la concorrenza di Amazon ma anche di Primark, che a Milano trovate a Il Centro, ad Arese.
La tendenza ineluttabile verso il web è rilevata anche in Italia
prima stesura del 19 settembre 2016
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