Redatto il 29 aprile, aggiornato il 12 novembre 2023.
Premessa : la prossima conferenza sul clima, la COP 28, si terrà a Dubai dal 30 novembre ed il 12 dicembre 2023, è già fonte di forti polemiche perchè il suo presidente è un petroliere. Ne riparliamo più avanti in questo articolo.
Molti, se sentono la parola cambiamento climatico pensano alla decisione della UE sulle auto elettriche o all’eventuale lobby delle energie rinnovabili.
Non sanno che l’industria petrolifera non solo è ricchissima ma che è anche sovvenzionata: ogni anno riceve 5,9 trilioni di $ nel 2020 (1 trilione: 1000 miliardi).
Questa cifra , tra l’altro, è in crescita e peserà , nel 2025, il 7,4% sul prodotto lordo mondiale.
In Italia riceve 2 miliardi di € all’anno.
Ovviamente tutti questi soldi servono anche a fare lobbying : Exxon, per anni, ha negato il riscaldamento climatico, per poi ammettere che ne era a conoscenza dal 1977.
Non vi annoio descrivendovi gli effetti del cambiamento climatico.
Vi leggo solo una frase di un articolo che, a marzo 2023, parlava di fondi per contrastare il cambiamento climatico :
“Sarà determinante sbloccare i finanziamenti sul clima, promessi alle nazioni in via di sviluppo, ma insufficienti e in forte ritardo“.
Qualche mese prima avevo scritto:
Briciole in confronto a ciò che sarebbe necessario.
Durante la conferenza sul clima Cop 27 del 2022 è emerso che l’Africa avrebbe bisogno di 277 miliardi /anno per contrastare il cambiamento climatico. Ma la COP 27 non ha raggiunto risultati concreti.
E dubitiamo che la prossima conferenza, gestita negli Emirati Arabi, possa raggiungerne perchè l’influenza dell’Arabia Saudita sarà molto forte ( “L’Arabia Saudita guida la spinta per aumentare la rimozione del carbonio nel rapporto scientifico sul clima delle Nazioni Unite” è solo un esempio).
Le spese per la protezione dell’ambiente sono stimate a 68 miliardi di $.
Mentre Exxon, l’anno scorso, ha guadagnato 55,7 miliardi di $.
E Aramco, la compagnia petrolifera saudita ha dichiarato un profitto netto pari a 161,1 miliardi di $.
Tutto ciò seve solo per dire che l’industria petrolifera non avrebbe bisogno di essere sostenuta politicamente nè di essere sovvenzionata.
Sotto : le prime aziende per lobbying in Europa (The Economist) producono tecnologia, pesticidi, petrolio e automobili.
P.S. : la conferma sull’elemosina (il fondo per il clima ) arriva dal Financial Times del 2 maggio 2023 :
In sostanza niente si è praticamente mosso dalle promesse fatte a Copenaghen, nel lontano 2009.
Ovviamente queste costosissime perdite di tempo porteranno ulteriori problemi soprattutto ai paesi poveri ma anche a quelli ricchi, basti pensare agli effetti sull’agricoltura e sull ‘inflazione dei prodotti alimentari (es.: olio, grano, frutta e verdura).
E la preparazione della COP 28 evidenzia l’alleanza dell’industria petrolifera con quella e del gas.
“Gli obiettivi delineati nella lettera introduttiva non riguardano le emissioni più dannose“ (che vengono quindi omesse) , tecnicamente quelle legate al metano, uno dei grandi imputati del riscaldamento globale.
Ciò significa che la lobby delle energie “non pulite”, che ha mezzi infiniti, fa bene il suo “mestiere”.
Sotto : Exxon ha cash per 80 miliardi di $ (WSJ del 9 maggio 2023).
Il 25 maggio 2023 sono stati svelati gli investimenti sulle energie fossili e sul solare.
La notizia positiva è che gli investimenti nell’energia solare supereranno il petrolio per la prima volta, afferma il capo dell’IEA.
E’ un buon risultato che ne nasconde altri, non proprio positivi:
gli investimenti sul carbone – ad esempio – saranno sei volte superiori a quelli stabiliti per portare le emissioni di CO2 a zero nel 2030 (NZE: Net Zero Emissions, fonte : Inglobando).
Da segnalare che:
- la California ha citato in giudizio molte delle più grandi compagnie petrolifere del mondo, tra cui ExxonMobil, Shell e BP, sostenendo di aver ingannato il pubblico per decenni su come la combustione di combustibili fossili stia distruggendo il pianeta.
- TotalEnergies presa di mira da una denuncia penale per “mancata lotta contro un disastro” e “omicidio colposo”