Redatto il 4 ottobre 2010. Aggiornato il 5 settembre del 2023. Sopra : granchio blu.
Dalla qualità dell’ambiente che ci circonda dipende anche quella del nostro cibo : bisfenolo A e microplastiche nel tonno e nel pesce spada del Mediterraneo (2023).
E a dimostrazione che si può “fare qualcosa” per l’ambiente citiamo questo esempio pratico che riguarda la Coop: dalla disgrazia del granchio blu un’opportunità per il reparto pescheria. Da provare
Ma partiamo dalla Brianza per poi parlare della Grecia con questo articolo: salviamo i nostri parchi da una morte annunciata.
Premessa:
Martedì 20 luglio 2010 il Giornale di Seregno, nelle pagine in cui si parla dei blitz delle forze dell’ordine contro la n’drangheta, raccoglieva la “Proposta di alcuni docenti per riappropriarsi del territorio – Parco regionale contro tutte le mafie…
la zona interessata coprirebbe tremila ettari tra la valle del Lambro (*) a est e il Parco regionale delle Groane a ovest, in un’area dove l’urbanizzazione media ha raggiunto il 65%. Qui la n’drangheta ha condizionato le nuove costruzioni e le scelte urbanistiche, ha promosso il consumo del suolo e degradato i pochi spazi aperti residui…”
(*) Albiate si trova nel Parco regionale della valle del Lambro.
L’idea ci sembra interessante ma avendo a che fare con le amministrazioni dei parchi esistenti – l’ultimo incontro con il Parco della valle del Lambro risale al 22 aprile del 2010 – notiamo nel personale scoramento e demotivazione dovuti molto probabilmente ad una situazione difficile ”a monte”.
Il Corriere della Sera ha inquadrato molto bene queste problematiche in un articolo del 18 luglio c.m. che indichiamo volentieri: Carlo Bertelli LEGGI ARTICOLO vi denunciava i tagli della manovra, nell’ordine del 50%, nei confronti dei parchi nazionali e regionali italiani.
Quest’estate abbiamo visto di persona cosa possano significare questi tagli e vogliamo esporlo ai nostri lettori.
Ad agosto abbiamo passato qualche giorno nell’isola greca di Zakynthos, l’antica Zante, che possiede un parco nazionale marino molto conosciuto perché è uno dei siti più importanti per la deposizione delle uova della tartaruga marina Caretta Caretta in tutto il Mediterraneo.
P.S. : a Zakynthos “va in scena” anche il cambiamento climatico , che si manifesta con la presenza del pesce scorpione (foto sotto).

Per dare un’idea dell’ importanza di questo parco marino possiamo dire che mediamente vengono contati ogni anno 1’300 nidi di tartaruga sulle varie spiagge di Zakynthos mentre in Italia ne vengono avvistati da 0 a massimo qualche decina per spiaggia per una ventina di siti.
La specie è fortemente minacciata in tutto il bacino del Mediterraneo e ormai al limite dell’estinzione nelle acque territoriali italiane.
Zakynthos, con la Libia, che fortunatamente non ha turismo sulle proprie spiagge, costituiscono i siti con la maggior quantità di tartarughe e di nidi (la Libia ne ha mediamente 9’000!).
Sono stato in Libia due volte, tanti anni fa, prima della caduta di Gheddafi. Sono rimasto impressionato dalla natura incontaminata dei luoghi, oltre che dalle rovine romane e molte altre cose.

Sopra una notizia dell’agosto 2023 sulle tartarughe Caretta Caretta all’isola d’Elba.
Quest’anno nel parco di Zakynthos è capitato a nostri conoscenti di avvistare una foca monaca (Monachus monachus) di cui esistono ormai solo qualche centinaia di esemplari in tutto il Mediterraneo e al sottoscritto di trovarsi faccia a faccia con una Caretta caretta impressionante. C’è da dire che gli esemplari adulti possono raggiungere i 140 cm di lunghezza e i 160 kg. di peso.
Il turismo di Zakynthos è in parte naturalistico: un flusso imponente di persone vuole vedere i nidi e spera di avere la fortuna che ho avuto io incontrando una tartaruga sul proprio cammino. Le Caretta caretta sono pubblicizzate un pò ovunque.
Peccato che se fino all’anno scorso i turisti non si potessero avvicinare alle aree di nidificazione, quest’anno potevano sbarcare sulle spiagge e toccare i nidi con le mani.
Come mai?
Semplicemente perché il governo greco non ha più fondi per i propri parchi e le guardie e i volontari che vegliavano sulle spiagge delle deposizioni sono spariti da un anno all’altro.
Citando Bertelli si può dire che “più che mai i parchi hanno bisogno di essere protetti da quanto li contorna” e, nel caso di Zakynthos, possiamo aggiungere che devono esserlo nell’interesse delle tartarughe ma anche in quello degli uomini che vivono del turismo legato a questi splendidi animali.
Nel caso della Brianza la natura non ha questa importanza ma andrebbe comunque tutelata.
Sotto : nidi di tartarughe Caretta caretta a Zakynthos, nel 2023. Sono protetti da piccole gabbie di legno e da una corda che cerca di limitare l’invasione della spiaggia di Marathonisi.
n.b.: Zakynthos ha anche una birra con la tartaruga. Leggi : Senza una politica ambientale per il Mediterraneo turismo a rischio e migrazioni in aumento


