In Italia solo l’11% delle famiglie italiane dichiara di mangiare secondo un determinato regime alimentare poiché più sostenibile e quindi con minor impatto sull’ambiente.
Secondo il rapporto Eea ogni anno 300’000 persone muoiono a causa dell’inquinamento dell’aria in Europa . La situazione, in Lombardia, è aggravata dalla siccità che sta colpendo tutto il Nord Italia.
Un modo per convincere i consumatori che le vostre iniziative sono più di un semplice greenwashing mirato? Prendere impegni a lungo termine. Nestlé Brasil, ad esempio, prevede di costruire la sua linea Favela 3D, con ulteriori prodotti in fase di sviluppo.
Con una mia considerazione personale in fondo al pezzo sulle possibilità di accesso al web da parte degli italiani.
Nel febbraio 2021 Suning comunica di aver venduto il 23% del capitale a investitori statali. Suning si è fatto conoscere perchè ha 9’000 negozi di elettrodomestici in 700 città ma anche perchè, nel 2019, ha comprato 210 ipermercati Carrefour pagandoli cash per 600 milioni di euro, in Cina. Poi , on Italia, ha L’ Inter.
QUATTRO diagnosi di cancro ogni 100 nel mondo potrebbero essere associate al consumo di alcol. E in un caso su 7 al consumo moderato di alcol: cioè a due drink al giorno
A proposito del bilancio sociale di Esselunga redatto nel 2003, in grande anticipo sui tempi attuali. E di 300 milioni di € di fatturato di prodotti ecologici, pari al 10% dell’alimentare
Bisogna pesare di più, in Europa (non a Roma o a Milano).
Il 4 febbraio 2021, il Corriere della sera scriveva: Etichette anti-cancro sui cibi. L’Ue prepara il piano per il 2023. Carni rosse nel mirino. «Ma il vino sarà escluso». Un anno dopo la situazione è cambiata ed è questa : VINO E BIRRA, LE ETICHETTE «ANTI CANCRO» E LE SCELTE UE: ALCOL TRA LE SOSTANZE CANCEROGENE
E il piano di azione nazionale (PAN) per l’uso sostenibile dei pesticidi è in ritardo di 3 anni ma la Commissione europea non batte ciglio, dopo avere approvato il PNRR ove i fondi per la ‘agricoltura sostenibile’ sono destinati a pannelli fotovoltaici, logistica e meccanizzazione.
“Il dramma è che la GDO rischia di finire sul banco degli imputati senza alcuna colpa” scrive Mario Sassi. Noi, invece crediamo che la gdo non abbia colpe ma tante responsabilità, che non vuole assumersi. La gdo italiana non vuole crescere ed i risultati , disastrosi, sono sotto gli occhi di tutti.
La notizia era già nell’aria sui social ma adesso è arrivata l’ufficializzazione sul Financial Times e altre testate straniere. Sui…
