Aldi va verso il bio “totale”, mette al bando i pesticidi e rivaleggia con Whole Foods per diventare la catena di negozi più salutari.
Dopo il tentativo di trasformazione, ancora in opera, di Lidl (da discount a “supermercato”) è la volta della filiale Aldi USA che sta cercando di entrare nella fascia alta del mercato, tradizionalmente presidiata da Whole Foods.
Dal 1° di gennaio Aldi USA ha tolto dai suoi prodotti i seguenti pesticidi:
- Thiamethoxam
- Chlorpyrifos
- Clothianidin
- Cypermethrin
- Deltamethrin
- Fipronil
- Imidacloprid
- Sulfoxaflor
Questa situazione è particolarmente interessante perchè Aldi sta entrando nel mercato italiano e potrebbe voler replicare queste iniziative nella nostra penisola.
Aldi USA sta muovendosi nel campo degli alimenti senza glutine, dei prodotti senza coloranti sintetici, degli alimenti senza monoglutamato di sodio e senza olii parzialmente idrogenati.
La carne di Aldi non contiene ormoni che purtroppo sono una costante del mercato USA.
Aldi ha 1500 negozi negli USA e prevede di aprirne 500 entro il 2018. Inoltre sta investendo pesantemente – per 1,6 miliardi di $ – nel rinnovo della rete dei suoi discount, che vuole rendere più luminosi ed ecosostenibli.
In parallelo Whole Foods sta cercando di :
- dare più servizio nei suoi negozi esistenti
- sviluppare una catena di prodotti più a buon mercato che si chiama 365, come i suoi prodotti a marchio privato
Aldi vuole fare “il supermercato” mentre Whole Foods farà “il discount”.
I francesi direbbero “c’est le monde à l’envers” (è il mondo al contrario..).
Da Whole Foods ci sono già stato recentemente.
Non potendo tornare negli USA mi sono limitato ad entrare in un Aldi in Svizzera.
Qui si notano 2 tendenze e un segnale :
- molti prodotti delle cosidette “grandi marche” (Nestlè, Ferrero, Henkel, Barilla, Wrigley, Unilever, Coca- Cola, etc).
Di più di quelli che ti aspetteresti di trovare in un discount…
- prodotti bio a marchio di fantasia della catena tedesca
- Aldi ha apposto sulle sue uova il logo che la contraddistingue… come sta facendo Whole Foods negli Usa, dove oltre ai prodotti a marchio 365 , stanno spuntando – i nuovi prodotti a marchio Whole Foods.
I distributori, in Italia (Unes ne è un esempio) e nel mondo, vogliono farsi marca .
Come si faceva già in Esselunga nei primi anni 2000.
Con il gradito contributo di Marco Gualtieri (nella foto sotto con Giuseppe Caprotti e Giò Bertolini a Seattle) e di Luisella Pizzali, ex direttore Comunicazione di Esselunga
Sull’evoluzione di Aldi Italia puoi leggere qui


