Cinque anni e un mese dopo la prima firma degli accordi di Parigi sul clima, nella capitale francese si tiene il One Planet Summit, l’iniziativa voluta nel 2017 da Emmanuel Macron e sostenuta dalla Banca mondiale e dalle Nazioni Unite per aumentare la consapevolezza (e gli impegni dei politici insieme a quelli delle aziende) sulla crisi ambientale.
Il tema dell’incontro di quest’anno, il quarto di sempre, è la biodiversità: secondo un report dell’Ipbes, piattaforma intergovernativa di scienziati, circa un milione di specie tra animali e piante rischiano l’estinzione nei prossimi decenni, inclusi il 40% delle specie anfibie e oltre un terzo di tutti i mammiferi marini, mentre il 70% delle barriere coralline è già morto o danneggiato.
Gli organizzatori sottolineano che «questo declino negli ecosistemi e negli habitat naturali aumenta il rischio di trasmissione, tra animali ed esseri umani, di malattie come zoonosi e coronavirus». Con conseguenze che ora riusciamo bene a immaginare.
(anche perchè Macron deve vuole inserire la difesa dell’ambiente nella Costituzione francese e la cosa non si prospetta come facile- Le Monde del 21 gennaio 2021).
redatto il 17 gennaio e aggiornato il 21 gennaio 2021
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