Redatto il 18 luglio , aggiornato il 25 luglio 2022
La versione cartacea del Financial Times ha titolato : ” Dufry to buy Autogrill in travel stores tie- up
Dufry sta per comprare Autogrill, dove “in travel stores tie- up ” potrebbe forse essere tradotto -liberamente – con ” alleanza tra negozi per viaggiatori”
Ma se si guarda la versione online del Financial Times è tutto ancora più chiaro : Dufry agrees to buy Autogrill to form world’s largest travel stores group
In estrema sintesi Dufry – con base a Basilea – compra il pacchetto di controllo (il 50,3% delle azioni) di Autogrill, mentre i Benetton, attraverso Edizione diventano i maggiori azionisti del gruppo.
Lo dico citando un quotidiano con base a Londra perchè non ho letto la notizia così così sui giornali italiani : molti hanno parlato di OPA ma senza darne un significato reale.
Comunque l’operazione dovrebbe essere completata entro il 2023.
Sia Autogrill che Dufry sono state colpite duramente dal Covid (fatturato a – 60% e a – 70% rispettivamente).
Il gruppo avrà 5’500 negozi in 1’200 aeroporti ed autostrade, con un fatturato di 12 miliardi di €.
Le aziende si completano ma il gruppo verrà gestito da Xavier Rossinyol, ad di Dufry.
L’ad di Autogrill, Gianmario Tondato da Ruos dirigerà la filiale americana.
Per i Benetton si tratta quindi di un’operazione meramente finanziaria.
Forse, se le cose fossero andate diversamente, avremmo potuto esportare qualche prodotto “made in Italy” di più nel mondo.
Ora diventa tutto più difficile, a meno che Dufry non sfrutti il “brand Italia”, come ha sempre fatto, molto intelligentemente, ad esempio, la catena belga Delhaize nel mondo.
Purtroppo, nella GD internazionale , ho visto – con Tesco – anche un caso opposto a quello di Delhaize, dove contava solo il prezzo. E il Made in Italy era completamente inesistente.
Verrà poi creato un “campione mondiale del settore” come dice Alessandro Benetton sotto ?
Questo non so dirlo.
Ma mi pare, guardandola da fuori, che sarà una questione sulla quale gli italiani incideranno molto poco, purtroppo. Anche perchè chi se ne è occupato fino ad ora ed è appassionato del business (Tondato) lavorerà negli USA.
Al gruppo, sotto la sua gestione, è mancata la possibilità di lanciare una linea a marchio privato premium che potesse portare nel il mondo qualche specialità italiana in più.
A Ponzano Veneto mi pare che manchino le competenze necessarie per occuparsi di simili vicende.
E comunque saranno gli svizzeri decidere che direzione prendere.

Sul monopolio “de facto” di Autogrill, in Italia, leggi qui.
Sotto: alcune immagini di un Autogrill, gestito molto bene, in Grecia (della serie “volere potere”).


