Redatto l’8 giugno, aggiornato il 22 giugno 2022
Mia nota introduttiva :
Quella descritta nell’articolo non è una novità : l’impatto tossico dei pesticidi sulle api e sugli altri insetti impollinatori è raddoppiato in dieci anni.
Quel che invece è importante ed andrebbe detto con più forza è che queste sostanze avrebbero dovuto essere ritirate dal mercato dal 2011.
E se l’UE si è data l’obiettivo ambizioso di ridurre del 50% i pesticidi entro il 2030, ad oggi non esistono sistemi per monitorare i progressi che verranno eventualmente fatti.
Nota bene:
- il biologico era nato proprio per limitare l’uso dei pesticidi e , in questo senso si potrebbe fare molto di più.
- le aziende produttrici di pesticidi – soprattutto Bayer– fanno un lobbying molto forte a Bruxelles (in proposito puoi leggere anche questo articolo).
- queste aziende esportano materiali proibiti nei paesi in extra UE.
Sul settore puoi leggere anche questo articolo recente: Cuneo, 11 bovini morti per colpa del glifosato ?
Frutta proibita: in 10 anni aumentano i pesticidi più pericolosi per la salute
Di
–
24 Maggio 2022
Pan, Pesticide action network, ha analizzato 100mila campioni di frutta venduta in Europa a caccia dei pesticidi candidati alla sostituzione perché ritenuti troppo pericolosi. Mele, pere, kiwi e ciliegie le più esposte
Sono 55 i pesticidi considerati particolarmente dannosi per la salute e candidati alla sostituzione. Pan, Pesticide action network, la rete delle Ong e associazioni europee che si basta per la riduzione dell’impiego dei fitosanitari, ha analizzato 100mila campioni di frutta (monitorata all’interno dei programmi degli Stati membri) venduta in Europa confrontando i dati dal 2011 al 2019 scoprendo che la presenza dei pesticidi più tossici candidati alla sostituzione sono in 10 anni aumentati.
Se nel 20101 i kiwi erano quasi privi (4%) di queste sostanze tossiche, ora quasi un terzo (32%) è contaminato. Allo stesso modo, la metà (50%) di tutte le ciliegie campionate dai funzionari è stata contaminata nel 2019, rispetto al 22% nel 2011. Nel 2019, la metà delle pere prodotte in Europa era contaminata da ben 5 di sostanze candidate alla sostituzione e questa cifra sale all’87% per le pere coltivate in Belgio o all’85% per le pere portoghesi. Non va meglio alle mele: circa un terzo di quelle coltivate in Europa risulta contaminata da pesticidi ritenuti molto dannosi.
Salomé Roynel di Pan Europe commenta: “Queste sostanze chimiche dovrebbero scomparire dal nostro cibo. Ma invece, osserviamo un drammatico aumento dell’esposizione a queste sostanze più tossiche negli ultimi dieci anni. La proporzione di frutta e verdura contaminata da questi pesticidi continua ad aumentare. Spesso il cibo mostra più residui di due o più di queste sostanze tossiche contemporaneamente. Ciò dimostra chiaramente che le regole di sostituzione non sono mai state attuate dagli Stati membri e che sono venuti meno alla loro responsabilità di tutelare i consumatori”.
Pesticidi, la tossica dozzina
Pan ha lanciato una campagna per chiedere alla Ue di mettere al bando subito 12 – la tossica dozzina – dei 55 pesticidi candidati alla sostituzione (scopri quali qui) tra i quali principi attivi che spesso il Salvagente ritrova nell’ortofrutta che analizza come il Tebuconazole (fungicida, considerato interferente endocrino, usato nei trattamenti delle pere) il Pirimicarb (tossico per la riproduzione, è un insetticida, usato in molte colture tra le quali il melo) e Lambda-Cyhalothrin (considerato pericoloso per la salute umana è un insetticida, impiegato nei pomodori, pere e arance).
Nell’ambito della strategia Farm to fork della Ue in cui si pone come obiettivo la riduzione del 50% entro il 2030 dei pesticidi usati in agricoltura, la Commissione europea sostiene già una riduzione del 12% nel 2019 rispetto al periodo 2015-2017. Tuttavia, il rapporto di Pan, “è una forte confutazione a tale affermazione: nel 2019, la percentuale di frutta e verdura contaminata dai pesticidi più pericolosi è aumentata dell’8,8% rispetto al 2015 -2017″.
Leggi anche : Bayer sconfitta sul glifosato Roundup



