Redatto il 15 gennaio , aggiornato il 30 marzo 2023
I dati Nielsen (2019- 2023, a parità di rete) che trovate di seguito sono tratti dalla bacheca di Mario Gasbarrino.
E’ l’unico format il cui fatturato è sceso.
Bene discount ed e-commerce (nell’arco degli anni ma ormai – a causa dell’inflazione – la crescita si è arrestata ovunque : Il mese di dicembre 2022 è stato un disastro: le vendite a volume hanno registrato un -3,9%).
Non tengo conto di situazioni qui descritte : Gli iper non mollano e crescono del 5% anche se vengono sorpassati dai SuperStore perchè mi sembrano puntuali , relative ad un solo anno, e influenzate dall’inflazione.

Lì avevo tratto la riflessione – che trovate sotto – sulla GDO presa tra l’incudine dei discount ed il martello che è invece costituito da Amazon.
Il problema è che i superstore sono molto più esposti a questi due fenomeni, e alla concorrenza degli specialisti come, ad esempio, Tigotà rispetto ai supermercati più piccoli.

E questo per un motivo principale molto evidente : i discount, oltre al leader del non alimentare Amazon, hanno anche una forte offerta non food.
E i superstore, con un 50% della superficie dedicata al non alimentare , con questa crisi, rischiano di soffrire ulteriormente, anche perchè non hanno la profondità di assortimento di Amazon o di uno specialista. I clienti, poi, di fronte all’inflazione nel cibo tagliano sugli acquisti non food.
Ci si sposta meno, si compra di meno e se lo si fà ci si rivolge a chi ha un’assortimento più vasto di quello dei superstore.
E infine c’è il terzo motivo, che ha attinenza alla qualità e che colpisce supermercati e superstore. Un esempio significativo è costituito dalla pasta: secondo Altroconsumo le migliori sono Barilla e Italiamo (Lidl)
Leggi anche : Esselunga non allunga e gli inseguitori si avvicinano…

a proposito dei superstore ricordo che :
Voleva puntare tutto sullo sviluppo dei superstore a insegna Esselunga.
Io gli dissi: “facciamo dei negozi adatti alle varie zone dove vogliamo svilupparci. Se – ad esempio – andiamo a Volterra (era una delle possibili cittadine dove insediarsi) perchè non lo facciamo con un piccolo supermercato invece che con un superstore (da 2500- 4000 mq. di vendita)” ?
Anche perchè in Esselunga i negozi con una metratura media erano i più redditizi in assoluto.
… per convincerlo, gli feci vedere il conto economico del supermercato Esselunga di Sesto San Giovanni (1’500 mq.) che era quello che guadagnava di più in tutta la catena.
… Non lo persuasi… nonostante nei primi anni 2000, il signor Marino Fineschi ed io, avessimo ristrutturato alcuni punti di vendita , trasformandoli in superette.
Si chiamavano Esselunga Sottocasa“ e funzionavano molto bene”
Ve ne sono ancora 6 aperti, 3 a Milano e 3 in Toscana.
Lascio trarre al lettore le conclusioni su questo argomento.



