I Caprotti e la famiglia: onorificenze di mio nonno Guido Venosta, 1988 – 1990

L’attività del nonno Guido nell’Associazione italiana per la ricerca sul cancro (AIRC) gli guadagnò molti riconoscimenti sia a livello istituzionale sia a livello scientifico. Tra i più importanti la nomina a Grand’Ufficiale della Repubblica italiana nel 1988, la Medaglia d’oro di Benemerenza Civica (“Ambrogino d’Oro”) del Comune di Milano nel 1989, e la Medaglia d’oro del Ministero della sanità per meriti civili nel 1990.

Gli antenati dei Caprotti: mio nonno materno Guido Venosta, 1913-1915 ca.

Mio nonno Guido Venosta, nato nel 1911, era figlio di Giuseppe, ingegnere della Pirelli dall’inizio del Novecento che ebbe la fortuna di vivere la stagione eroica dello pneumatico e dei primi Gran Premi. Gli album di famiglia conservano molte fotografie delle gare degli anni Venti, col bisnonno fotografato con campioni quali Campari, Nazzaro, Minoia, Antonio Ascari, e con il figlio Guido, che seguiva spesso il padre. Non si sa in quali circostanze sia stata scattata la fotografia, ma piacque così tanto che se ne fecero molte copie, specialmente ingrandimenti del bambino, tuttora presenti in Archivio.

I Caprotti e la famiglia: mio nonno Giuseppe Caprotti detto Peppino, anni ‘50

Il nonno Peppino, abile imprenditore, riuscì a rimettere in piedi la ditta di famiglia dopo le sconsiderate azioni di suo padre e di suo zio Emilio, e dopo la Seconda guerra mondiale, riuscito a ottenere i fondi del Piano Marshall, ne fece un’eccellenza dell’industria tessile. Il nonno dimostrò anche notevoli capacità finanziarie, puntando sulle azioni di diverse aziende fra cui la Pirelli e costruendo un cospicuo patrimonio che, in seguito, i suoi figli utilizzarono per acquistare il controllo dell’Esselunga.

Il nome “Esselunga”, la storia di un piccolo mito

Lo zio Claudio [Caprotti], ultimo fratello di mio padre, mi raccontò che il nome di Esselunga nacque all’epoca della campagna promozionale “Mille lire lunghe” (1969 – 1971), curata da Alberto Gandin, uno dei maggiori pubblicitari italiani dell’epoca. Lo slogan era ‘vieni a spendere 1000 lire lunghe al supermarket con la esse lunga’. I clienti , da quel momento in poi, hanno cominciato a chiamare i supermarket “Esselunga” che diventerà il nome all’azienda operativa mentre la holding continuerà a chiamarsi Supermarkets Italiani.”