Violetta e Giuseppe Caprotti “figli di un Dio minore”
Abbiamo dato la nostra impronta, forte e decisiva all’azienda. E questo ha dato molto fastidio a nostro padre, Bernardo Caprotti
Abbiamo dato la nostra impronta, forte e decisiva all’azienda. E questo ha dato molto fastidio a nostro padre, Bernardo Caprotti
Dopo anni di meticolosa ricerca e ricostruzione storica, è uscito il mio nuovo libro: “Le ossa dei Caprotti”. Al centro della narrazione, le vicende della mia famiglia a partire dall’attività tessile di inizio ’800, fino alla nascita e sviluppo di Esselunga, sfatando miti e leggende. Una storia universale di cui ho parlato, ma mai in maniera unitaria e mai del tutto raccontata; sotto molti aspetti, una lettura avventurosa
“ricordo benissimo le osservazioni molto acute ed informate che lei fece”. Di Eugenio Scalfari, 7 dicembre 1987
Paul Bocuse : ” la cucina francese cadrà quando gli italiani si renderanno conto del loro patrimonio gastronomico” Allee origini della passione per il buon cibo della maia famiglia di cui parlo nel mio libro Le ossa dei Caprotti
Il Corriere è una delle pochissime testate che non ha recensito il mio libro, Le ossa dei Caprotti
“Ho lavorato per Esselunga dal 2005 al 2017, in tutti questi anni da tutti i miei colleghi che hanno avuto la fortuna di lavorare con lei ho sentito solo ottimi racconti, cosa assai rara, perchè solitamente il “capo” anzi in questo caso addirittura il proprietario non è mai o quasi mai visto di buon occhio dai suoi dipendenti”…
Questo progetto nasce dal desiderio di preservare la memoria storica della Manifattura Caprotti, che ha rappresentato molto più di un’azienda: è stata il cuore pulsante dell’intera comunità di Albiate, un simbolo di innovazione e dedizione e ha rappresentato le radici industriali della famiglia, che successivamente hanno permesso di acquisire la maggioranza di Esselunga
Una tragedia familiare, peraltro scritta in prosa eccellente e avvincente come un giallo (400 pagine che si leggono d’un fiato)… Il libro di Giuseppe Caprotti è interessantissimo