Alessandro F. Giudice a proposito di Le ossa dei Caprotti

Un punto di vista molto originale di una storia speciale del capitalismo familiare italiano. Una saga appassionante, un libro scritto benissimo che scorre tutto d’un fiato, capace di offrire l’immagine poco conosciuta, davvero stupefacente di un uomo spesso circondato da esaltazione forse eccessiva da parte dell’opinione pubblica e da certa ritrattistica agiografica

I Caprotti e la famiglia: il mio battesimo, 1961

La nostra vita di bambini è affidata fin dalla nascita alle “signorine”, bambinaie esperte che si occupano di noi come seconde madri. Mi piace la tedesca Waltraud, la prima: In casa la chiamiamo “Schwester” e la si può riconoscere perfino nelle foto del mio battesimo. Una volta lasciato il lavoro nella nostra famiglia per tornare a casa, in Germania, ci manderà una foto ricordo in uniforme della polizia, con al fianco un pastore tedesco in forze alla medesima

I Caprotti e la famiglia: Carla Fossati Bellani poi in Venosta, 1958

Carla Fossati Bellani (1924 – 2019), fu la seconda moglie di mio nonno Guido Venosta. Fu designer di fama internazionale. Nel 2000 promosse la nascita della “Fondazione europea Guido Venosta, l’uomo contro il cancro” (oggi “Fondazione Guido Venosta”), il cui obiettivo era ed è, “onorando la memoria di Guido Venosta e mutuandone le esperienze, promuovere e contribuire ad elevare l’educazione del pubblico verso i più alti ideali culturali e di solidarietà”.

I Caprotti e la famiglia: il matrimonio di Bernardo e Giorgina, novembre 1958, lo zio Claudio e la nonna Marianne

“La nonna ha una debolezza: è innamorata pazza del terzo figlio, mio zio Claudio". Alcuni amici mi hanno raccontato che Claudio, all’epoca, quando era ad Albiate aveva il permesso di fare colazione e pranzo a letto. Bernardo soffre per questo rapporto unico e sono convinto che la gelosia tra i due fratelli sia stata una delle cause dei litigi che scuoteranno la nostra famiglia.

I Caprotti e la famiglia: il matrimonio di Bernardo e Giorgina, novembre 1958

Giorgina ha 17 anni quando sposa Bernardo. Nelle foto del matrimonio lei è stupenda, lui un filo impacciato; ha 32 anni, quasi il doppio della moglie, ed è un uomo affascinante, pieno di charme. Mamma lo sposa anche perché i suoi genitori non vanno d’accordo, e per lei il matrimonio è un’occasione per sfuggire a un ambiente pieno di negatività.

I Caprotti e la famiglia: il matrimonio di Bernardo e Giorgina, novembre 1958. Nonna Luisa con la mamma

Mia madre è poco più giovane di Guido Caprotti, il secondo dei tre fratelli, e con la mamma e il fratello passa l’estate a Forte dei Marmi, dove trascorre la villeggiatura anche la famiglia Caprotti. Al Forte Giorgina incontra Bernardo, che ha il doppio dei suoi anni ma è intelligente, affascinante, dalla battuta ironica e pronta. Lei vuole solo scappare di casa e l’idea di entrare in una famiglia così apparentemente unita come quella di Bernardo la attrae; lui ha deciso che è venuto il momento di accasarsi, e una sposa ragazzina appartenente alla migliore borghesia industriale milanese gli va benissimo.