Milena Gabbanelli, dopo la sua inchiesta sul caffè “all’italiana”, vedi “Perchè gli italiani, spesso, al bar, bevono un caffè scadente”, si è spinta, qualche settimana fa, nel mondo della pizza e il suo pezzo merita di essere visto..
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-63da4f4d-b558-41dd-aee1-e3198b0ad4cf.html
Il servizio di Report ha scatenato un vespaio di polemiche e qualche lodevole iniziativa , come questa, tenutasi a Cernobbio htp://www.coldiretti.it/News/Pagine/686—16-Ottobre-2014.aspx
In proposito è inoltre importante sapere che esistono delle certificazioni DOP, IGP , (http://it.wikipedia.org/wiki/Prodotti_DOP,_IGP..)_
trattasi di:
Specialità tradizionale garantita
Il termine specialità tradizionale garantita, meglio noto con l’acronimo STG, è un marchio di origine introdotto dalla Unione europea volto a tutelare produzioni che siano caratterizzate da composizioni o metodi di produzione tradizionali.
Questa certificazione, disciplinata dal regolamento CE n. 509/2006 (che sostituisce il precedente n. 2082/92), diversamente da altri marchi, quali la denominazione di origine protetta (DOP) e l’indicazione geografica protetta (IGP), si rivolge a prodotti agricoli e alimentari che abbiano una “specificità” legata al metodo di produzione o alla composizione legata alla tradizione di una zona, ma che non vengano prodotti necessariamente solo in tale zona.
Anche una preparazione STG deve essere conforme ad un preciso disciplinare di produzione.
Sono tutelati, tra gli altri, il Skilandis (Lituania), il Kabanos (Polonia), la Pizza napoletana (Italia), il Falukorv (Svezia), la Karjalanpiirakka (Finlandia), i Panellets (Spagna), la Prekmurska gibanica (Slovenia), etc.
che tutela, tra i tanti prodotti, anche la mozzarella e la pizza napoletana
Si tratta di un marchio comunitario che ha l’obiettivo di valorizzare una composizione tradizionale del prodotto o un metodo di produzione tradizionale”.
Dop e Igp funzionano da decenni e fatturano miliardi di €
( in ordine decrescente per fatturato per le Dop stiamo parlando di:
Sembra invece che la STG non sia mai stata usata..
In conclusione si può dire che:
1) l’analisi di Milena Gabbanelli è corretta al 50% (materie prime, lavorazioni. In alcuni casi) ma non tiene conto della crisi e dei costi delle imprese
2) un servizio di Report sui pubblici esercizi che “lavorano bene” (che, per esempio, usano materie prime di qualità) sarebbe molto gradito.
3) La difesa del “saper fare” italiano, come nel caso del caffè e della pizza, è importantissima.
Lo è da vari punti di vista:
economico , culturale e della tutela della nostra salute.
Diciamo pure che vorremmo andare all’Unesco quindi; ma prima guardiamo bene alla qualità delle materie prime, delle lavorazioni e di eventuali disciplinari.
La crosta della pizza: come dovrebbe essere… non bruciata.
Articolo correlato : L’Unesco, i biscotti, la pizza e il Nation Branding
Prima stesura : 20 ottobre 2014
Condividi questo articolo sui Social Network

