Redatto il 27 aprile 2022, aggiornato il 1° maggio 2022
Premessa : I governi di tutto il mondo stanno cercando di combattere l’obesità, che secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità è quasi triplicata dal 1975.
Seguendo queste indicazioni :
Investitori che gestiscono 3 trilioni di $ di risorse stanno spingendo multinazionali come Nestlè, Danone, Kraft Heinz e Kellogg di stabilire nuovi standard ed obiettivi sulla salute dopo una campagna di successi per il cambiamento alla Unilever.
Unilever – sotto pressione degli investitori – sta per fissare nuovi obiettivi per rendere più sani ed attraenti i suoi alimenti
Il più grande gelataio del mondo si impegna a valutare le prestazioni rispetto a sei parametri.
Unilever stabilirà nuovi obiettivi entro ottobre e ha detto che sarà il primo gruppo alimentare globale a pubblicare le prestazioni nutrizionali in questo modo
Unilever – sotto pressione degli investitori sull’obesità – pubblicherà i punteggi nutrizionali per il suo portafoglio alimentare, che include i gelati Ben & Jerry’s e Magnum, la maionese di Hellmann’s e i dadi Knorr, rispetto alle metriche di salute esterne e fisserà nuovi obiettivi.
L’impegno a valutare la performance rispetto a sei parametri, tra cui la definizione di “alto contenuto di grassi, zuccheri e sale” del Regno Unito e il Nutri-Score europeo, arriva dopo che gli investitori istituzionali, tra cui il gestore patrimoniale da 150 miliardi di euro Candriam, hanno presentato una risoluzione degli azionisti sulla questione…”
“…da questo articolo si capisce perchè multinazionali come Nestlè e Unilever spingano per il Nutriscore, anche se sembra danneggiare i loro prodotti : non vogliono finire in “tempeste” sull’obesità, come quelle appena descritte…”
Mie note conclusive :
sinceramente non saprei dire se queste campagne favoriranno o meno il Nutriscore ma una cosa è certa :
le linee guida sugli alimenti non passeranno mai dal nostro Paese, la cui classe dirigenziale, opinione pubblica, etc sono poco interessate all’argomento. Tranne che, ad esempio, per schierarsi – in modo secondo me poco costruttivo – “contro” il Nutriscore, una volta che tutto è stato deciso altrove.
Sotto : l’unico pezzo rilevato su Il Sole 24 ore sull’argomento. Un pò pochino per un paese dove il cibo ha una centralità così forte come l’Italia.
Ma è un fatto dimensionale : da noi le aziende e le associazioni sono “piccole”. Anche nella visione del mondo.
Sulle grandi marche leggi anche questo articolo.
