Il fantasma di Amazon continua a planare sul mondo della distribuzione:
Walmart, che subisce gli attacchi della creatura di Jeff Bezos, non riesce a crescere nell’e-commerce quanto vorrebbero gli analisti (nell’ultimo trimestre ha messo a segno “solo” un + 23%) crolla in Borsa.
Il colosso bi Bentonville (Arkansas) pare intenzionato da abbandonare il marchio Jet.Com che ha appena acquisito per puntare tutto sul suo nome (The Economist febbraio 24, 2018).
Ma tutta la distribuzione è in fermento, soprattutto il mondo dei drug stores (farmacie) da quando Amazon è entrata , senza proclami, nel suo mondo.
Anche perché se i supermercati vendono medicine da più di trent’anni, le farmacie, negli USA, ultimamente hanno inserito il cibo nel loro assortimento assomigliando a delle superette : la contaminazione è totale.
Walgreens (foto sotto) nel 2017 ha comprato 2’000 farmacie Rite Aid…
e Albertsons, il terzo operatore di supermercati fisici del paese (2206 per 250’000 dipendenti nel 2016, dieci volte l’Esselunga per intenderci), ha comprato le oltre 4’350 restanti “farmacie” Rite Aid, sperando di resistere ad Amazon (The Economist, 24 feb 2018) .
A settembre 2017, CVS (foto sotto), aveva acquisito Aetna, società di assicurazioni sanitarie.
Mentre dal 1° gennaio 2018 il corso delle azioni di Amazon è salito del 28%.
p.s.: il corso delle azioni di Walmart è sceso del 10%, perdendo 30 miliardi di capitalizazzione, e dimostrando la fragilità degli operatori tradizionali – secondo Le Monde Walmart fattura “solo” 20 miliardi di $ nell’e-commerce rispetto ai 500 totali – ma il corso dell’azione Walmart – durante il 2017 – si era apprezzato del 44%, nonostante l’acquisizione di Whole Foods da parte di Amazon.


