Redatto il 1° marzo 2018, aggiornato il 22 gennaio 2023 , foto scattate nei supermercati Super U e Casino di Chamonix.
Alcune tendenze nei consumi (aumento di consumo dei piatti pronti, diminuzione di carne e frutta e verdura, ad esempio) ci accomunano ai francesi ma , In Europa, più si va verso Nord più si mangiano cibi conservati.
Uno studio francese, elaborato tra il 2009 e il 2017, su un campione superiore alle 100’000 persone è stato pubblicato il 15 febbraio sul British Medical Journal ed è stato ripreso da Le Monde.
Esso evidenzia che il maggior utilizzo , nell’ordine del 10% (*), dei prodotti definiti “ultra trasformati” può causare un aumento del 12% dei casi di cancro tra chi li consuma.
Il rischio più grande per le donne consiste nel cancro al seno.
Il consumo di questi alimenti è in aumento perché i piatti pronti, con una scadenza non a breve termine, sono sempre più “alla moda”.
(*) si intende un aumento di una quota del 10% nei consumi domestici : sto consumando cibi confezionati per un 40% e passo al 50%, sacrificando il consumo di prodotti freschi.
Ma veniamo alle categorie incriminate.
Innanzitutto abbiamo :
- i prodotti zuccherati, come le barrette o le paste e le creme spalmabili, che rappresentano il 26% dei consumi di prodotti “ultra trasformati”

2. poi ci sono le bevande zuccherate che rappresentano il 20% dei consumi

3. al terzo posto ci sono i farinacei, con cereali e pane conservato (= 16% dei consumi)

4. frutta e verdura trasformate (15% dei consumi)
5. le carni trasformate rappresentano il 12% dei consumi
6. lo yogurt con la frutta rappresenta il 7% dei consumi
7. poi c’è la margarina che rappresenta il 2% dei consumi
8. e infine i biscotti salati per aperitivi, con il 2%
non è chiaro dove si trovino le patatine chips e tutti gli snacks salati:
Che le patatine e gli snack salati non facciano bene è comunque assodato.

Anche i surgelati, se non sono citati, sicuramente devono essere considerati “ultra trasformati” (e conservati).
Da notare che alcuni dei 400 additivi, permessi dalla UE e presenti in questo tipo di prodotti, sono classificati come “possibilmente cancerogeni” (come, per fare un esempio, un erbicida).
Questo è un invito diretto a mangiare prodotti freschi, possibilmente biologici, visto che ormai si sa che il cibo convenzionale, trattato con i pesticidi, ne contiene dei residui (= mangiandoli se ne assorbe una certa quantità).
il che non significa che:
1. tutto il cibo bio sia “più sano”: le lumache bio surgelate fanno bene alla terra, non all’uomo che le mangia.
2. se da noi vige la dieta Mediterranea i consumi dei prodotti freschi siano sempre saliti nel nostro Paese.
Anzi.
Già quando ero in Esselunga, 18 anni fa, i consumi di frutta e verdura – ad esempio – tendevano a calare.
Il decremento, dovuto all’inflazione, continua anche nel 2022.
Conclusione: mangiare troppo cibo confezionato aumenta i rischi di contrarre il cancro e mangiare troppo, in generale, causa sovrappeso e obesità, con possibili problemi al cuore.
P.S. : qualcuno dirà “tutte cose risapute, banali” .
Ma:
1) la correlazione tra prodotti “ultra- trasformati” e il cancro non era mai stata provata , che mi risulti.
2) quando, tanti anni fa, lo dicevo in una nota Associazione che si occupava di ricerca contro il cancro mi guardavano come se io fossi un alieno.
Il cibo ultra- trasformato (o ultra – processato) è stato al centro del dibattito del 13 dicembre 2023, voluto da Coldiretti Brescia. Sotto : Ettore Prandini, presidente Coldiretti, ed il Ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida . Al centro del dibattito anche il metodo Nova 4,contrario ai prodotti ultra trasformati.
Leggi in proposito:
- Classification NOVA pour la transformation des aliments. Une classification en 4 groupes pour mettre en évidence le degré de transformation des aliments
- Gli alimenti trasformati o processati : la classificazione Nova
- Food classification. Public health NOVA. The star shines bright



