Flash — Cibo e G7, Lollobrigida: “Le offerte promozionali inducono allo spreco”

Presentato il rapporto Waste Watcher 2024: nella top five frutta fresca, verdure, pane fresco, insalate e cipolle. Sotto accusa la cattiva gestione della spesa familiare, ma anche il fatto che molti prodotti vanno subito a male. Federconsumatori: “La lettura del ministro è semplicistica”.

Gli “sconti sulle grandi quantità” (3×2) sono stati eliminati più di 20 anni fa. In Esselunga lo feci io. Ma soprattutto cosa ha fatto questo governo – ad esempio –  per cercare di aiutare i piccoli produttori (agricoli e non), tutelare la salute dei consumatori – migliorando la qualità del cibo– combattere l’inflazione? Poco o nulla.

Sotto: Francesco Lollobrigida con Ettore Prandini, presidente Coldiretti

 

 

 

 

 

 

E, in fondo : la guerra dell’acqua – che non c’è – in Sicilia dove gli interventi del governo sono tardivi.

Gli amici di Bernardo Caprotti e di Giorgina Venosta : l’architetto Vico Magistretti e l’editrice Rosellina Archinto

Mio padre Bernardo vuole Vico Magistretti per progettare il superstore Esselunga di Pantigliate, inaugurato nel 2001, dove due anni dopo apre anche il primo dei “Bar Atlantique” (oggi “Bar Atlantic”), progettato sempre da Magistretti, il quale rinnovò i punti ristoro fortemente voluti da me sin dai primi superstore. Il grande architetto lavorò per mio padre, ma fu amico stretto anche di mia madre GiorginaTra gli amici comuni Rosellina Archinto, che animò la vita culturale di Milano per decenni

Gli amici di Bernardo Caprotti e di Giorgina Venosta : l’architetto Mario Botta

Nato a Mendrisio nel 1943 per Esselunga realizzò il centro commerciale di via Canova, a Firenze. Mario Botta era di casa a Monate, nella villa di mia mamma Giorgina e di suo marito Aldo Bassetti. Quando, nel 2009, morì mia nonna Luisa Quintavalle, scrisse un affettuoso biglietto di condoglianze a mia madre, con raffigurato in copertina uno schizzo per la nuova chiesetta alpina di Mogno, in Svizzera, travolta da una valanga nel 1986.

I Caprotti e gli architetti: Ignazio Gardella e il primo Superstore di Esselunga

Quando Bernardo Caprotti, con notevole lungimiranza, decide di costruire supermercati più grandi, la sua passione per l’architettura lo spinge a cercare la collaborazione di grandi architetti come Ignazio Gardella, i cui progetti cambiano il concetto di supermercato, da semplice contenitore a edificio con architetture tipiche, un altro tassello che consente a Esselunga di rafforzare la riconoscibilità del marchio e di affermare i suoi negozi come centralità di servizio ai quartieri, specialmente quelli più periferici. Supermercati così grandi, però, vanno riempiti, e a quel punto la mia esperienza americana mi suggerisce come farlo attraverso il “non food”, ossia il “tutto quanto non è cibo”: dai prodotti di ogni genere (dalla cancelleria alla biancheria alle stoviglie) ai servizi (l’assistenza al cliente, le casse veloci, la spesa a domicilio, l’e-commerce).