I Caprotti e la famiglia: mio nonno Giuseppe Caprotti detto Peppino, anni ‘50

Il nonno Peppino, abile imprenditore, riuscì a rimettere in piedi la ditta di famiglia dopo le sconsiderate azioni di suo padre e di suo zio Emilio, e dopo la Seconda guerra mondiale, riuscito a ottenere i fondi del Piano Marshall, ne fece un’eccellenza dell’industria tessile. Il nonno dimostrò anche notevoli capacità finanziarie, puntando sulle azioni di diverse aziende fra cui la Pirelli e costruendo un cospicuo patrimonio che, in seguito, i suoi figli utilizzarono per acquistare il controllo dell’Esselunga.

Il nome “Esselunga”, la storia di un piccolo mito

Lo zio Claudio [Caprotti], ultimo fratello di mio padre, mi raccontò che il nome di Esselunga nacque all’epoca della campagna promozionale “Mille lire lunghe” (1969 – 1971), curata da Alberto Gandin, uno dei maggiori pubblicitari italiani dell’epoca. Lo slogan era ‘vieni a spendere 1000 lire lunghe al supermarket con la esse lunga’. I clienti , da quel momento in poi, hanno cominciato a chiamare i supermarket “Esselunga” che diventerà il nome all’azienda operativa mentre la holding continuerà a chiamarsi Supermarkets Italiani.”