“Miracolo” a Londra, il Vaticano riesce a perdere 117 milioni di euro su uno dei mercati immobiliari più dinamici al mondo
Continuano le “avventure” del socio di Conad, Raffaele Mincione
Continuano le “avventure” del socio di Conad, Raffaele Mincione
ho conosciuto Mauro Suttora nel 2009. Mi ha detto che l’editore che aveva commissionato questo articolo non ha voluto pubblicarlo. Si trova solo su un sito. Così funziona la nostra “informazione”
Il comparto cresce nonostante la GDO non faccia assolutamente nulla per farlo incrementare
La distribuzione è all’ultimo posto e poi arriva per ultima nella filiera, ma la parte debole, debolissima è la nostra agricoltura, mediamente parlando. Lo è sul campo e lo è politicamente parlando. Le industrie se la cavano benone, come la distribuzione, gli intermediari sono una galassia tutta da esplorare.
In Italia nel 2021 sono 46,1 milioni i consumatori multicanale, pari all’88% della popolazione italiana con più di 14 anni: questo dato dovrebbe favorire il fenomeno del click and collect
La confusione per il consumatore, che si avvicina allo scaffale di un prodotto qualsiasi, nonostante quanto dica il Fatto Alimentare , è grandissima. E le nostre aziende nonchè le nostre istituzioni non hanno migliorato la situazione
preoccupazione sul fatto che il Lago di Bolsena rischia di fare la fine di quello di Vico … I fosfati e gli azotati che hanno raggiunto le acque del lago hanno innescato un fenomeno di eutrofizzazione: l’arricchimento del bacino idrico in sali nutritivi ha fatto sì che l’alga rossa si sviluppasse a dismisura riducendo l’ossigeno e dando luogo alla produzione di microcistine tossiche e cancerogene.
Il Conad non ci fa una bella figura. E le sanzioni ci sarebbero ma….
Qualche mese fa ho scritto : “Il superstore di Monza dal quale partimmo con l’avventura di Esselunga a Casa nel 2001 era, parzialmente, un dark…
La situazione degli USA sembra lasciare poche speranze alla lotta contro l’obesità
Il Brasile è il quarto inquinatore (produttore di CO2) al mondo.
Carrefour, almeno in Francia, continua a sperimentare di tutto e di più ma perchè Carrefour, prima di sondare improbabili alleanze, non torna ai fondamentali?I prodotti, i consumatori, la sua identità, la “trappola degli ipermercati”, etc.